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giovedì 26 gennaio 2012
lunedì 16 gennaio 2012
Tormento ed estasi.....PAZZA !!! ...come al solito!!!
Ti alzi il lunedì mattina e ti senti felice. Non pensavo che l’Inter avrebbe vinto questo derby.
Ma all’inevitabile senso di estasi, che dalle 22,30 di domenica sera si è impossessato della mia anima nerazzurra non mi sfugge l' interrogativo che ho da un po' di tempo e piu' precisamente dal dopo scudo dorato.
Quanto vale l’Inter? Non c’è una sola definizione che ne spieghi il valore, che ne indichi il peso, o che ne descriva qualità e difetti in senso definitivo ,nessun punto di riferimento.«L'Inter è passata dalla lotta per non retrocedere alla corsa al titolo in 40 giorni, grazie ai 5 punti fondamentali.... la salute, l'energia, la saggezza (di Ranieri), un giovane eroe(alvarez) ....e dei vecchi guerrieri».
32 punti, - 8 alla salvezza, Obiettivo quasi raggiunto.
Era questo che i'' giornalai'' italiani davano a bere sino a solo due mesi fa. "Inter fuori dai giochi", "Inter rischi la B"...anche noi l'avevamo detto ..ma solo per...amore e per scaramanzia;erano i ritornelli che andavano più di moda nel mondo della carta stampata e non solo.
Invece ecco che è spuntato fuori Ranieri che ha rimesso a posto tutto nel migliore dei modi: testa bassa e pedalare.L'Inter di questo derby è una sua creatura, plasmata con le sue mani capace di adattarsi all'avversario in maniera perfetta.Squadra compatta, rocciosa, vogliosa di lottare su tutti i palloni, che si muove in maniera uniforme su tutti i fronti; Attacco, centrocampo e difesa.
Bravissimo Ranieri a non rischiare e insistere sulla formula più sicura e redditizia del 4-4-2 ,quando il Milan sembra schiacciare i nerazzurri,capisce che è il momento di avanzare Nagatomo e di coprirsi con Christian Chivu,bene Mister, come al solito ha avuto ragione lei.
Le certezze di Ibrahimovic ("Stasera mostreremo chi comanda in città") e quelle di Boateng ("semplice vinciamo noi perchè sappiamo come si fa e siamo i più forti") vengono sgretolate dalla tattica e da Milito in un rendez vous di triplettiana memoria: papera di Abate e lui di sinistro che fulmina il portiere avversario.
Si sbatte, combatte, torna indietro, recupera palloni a centrocampo, fa la seconda punta, fa semplicemente la partita perfetta.
Le mie scuse a Milito, per le critiche della prima parte della stagione, ma in fondo l'ho sempre saputo che non poteva non tornare ad essere ''il principe'',
Stasera ha mostrato davvero a tutta Milano che il soprannome di "Principe"...un titolo nobiliare non lo si acquisisce per caso.... bisogna essere nominatiper meriti sportivi.
Un plauso inoltre va fatto anche a chi di derby ne ha giocati ben 41: signori..giu' il cappello !!.. l'unico, l'immenso capitano !!!! Javier Zanetti.!!!!!
A differenza di molti, ha sempre professato calma e promesso che saremmo usciti dalla situazione critica.
E' sempre il primo a gettarsi su ogni pallone e a divorarsi la fascia,non conosce il termine vecchiaia nè quello stanchezza ne la resa, e oltre a lui , noi un'altra certezza ce l'abbiamo: l'Inter è tornata!
No, non parliamo di triplete, non parliamo di sogni passati che non torneranno. Pensiamo al presente, pensiamo agli sfottò degli avversari, ora realizziamo il fatto di aver vinto il derby, contro di loro, contro chi godeva nel vederci nei bassifondi di classifica.
Ora devono solo stare zitti. Come devono stare zitti i tifosi che accusavano giocatori, allenatore, presidente, Branca, società, staff medico.
Ora l'Inter costruita da Branca, gestita da Moratti, perfettamente allenata da Ranieri e (tocchiamo ferro) senza infortuni ha battuto il Milan,regalando una gioia immensa a tutti i tifosi nerazzurri.
Ultimi, poi i giocatori,ma non meno importanti. Perché l'impresa è merito loro, che ora dovranno essere altrettanto bravi a rimanere coi piedi per terra.
I "vecchi" che dovevano ritirarsi, ora sono gli eroi. Milito decisivo, Zanetti immenso, Samuel insuperabile, Lucio annulla Ibra, Cambiasso indispensabile, Maicon il solito colosso, Chivu entra e fa benissimo, poi Thiago Motta, che oltre alla partita da stropicciarsi gli occhi, in cui gioca anche da difensore aggiunto, vede annullarsi un gol regolare.
Ecco, ci hanno pure annullato un gol, ma abbiamo vinto lo stesso. Doppiamente zitti, godiamo due volte.
Ora non pensiamo allo Scudetto, pensiamo alla Lazio: è giusto così. Il mercato va comunque fatto, perché contro il Milan solo Stankovic era infortunato: purtroppo non sarà sempre cosi e per puntare sempre in alto. Per zittire tutti ancora una volta.
Ma all’inevitabile senso di estasi, che dalle 22,30 di domenica sera si è impossessato della mia anima nerazzurra non mi sfugge l' interrogativo che ho da un po' di tempo e piu' precisamente dal dopo scudo dorato.
Quanto vale l’Inter? Non c’è una sola definizione che ne spieghi il valore, che ne indichi il peso, o che ne descriva qualità e difetti in senso definitivo ,nessun punto di riferimento.«L'Inter è passata dalla lotta per non retrocedere alla corsa al titolo in 40 giorni, grazie ai 5 punti fondamentali.... la salute, l'energia, la saggezza (di Ranieri), un giovane eroe(alvarez) ....e dei vecchi guerrieri».
32 punti, - 8 alla salvezza, Obiettivo quasi raggiunto.
Era questo che i'' giornalai'' italiani davano a bere sino a solo due mesi fa. "Inter fuori dai giochi", "Inter rischi la B"...anche noi l'avevamo detto ..ma solo per...amore e per scaramanzia;erano i ritornelli che andavano più di moda nel mondo della carta stampata e non solo.
Invece ecco che è spuntato fuori Ranieri che ha rimesso a posto tutto nel migliore dei modi: testa bassa e pedalare.L'Inter di questo derby è una sua creatura, plasmata con le sue mani capace di adattarsi all'avversario in maniera perfetta.Squadra compatta, rocciosa, vogliosa di lottare su tutti i palloni, che si muove in maniera uniforme su tutti i fronti; Attacco, centrocampo e difesa.
Bravissimo Ranieri a non rischiare e insistere sulla formula più sicura e redditizia del 4-4-2 ,quando il Milan sembra schiacciare i nerazzurri,capisce che è il momento di avanzare Nagatomo e di coprirsi con Christian Chivu,bene Mister, come al solito ha avuto ragione lei.
Le certezze di Ibrahimovic ("Stasera mostreremo chi comanda in città") e quelle di Boateng ("semplice vinciamo noi perchè sappiamo come si fa e siamo i più forti") vengono sgretolate dalla tattica e da Milito in un rendez vous di triplettiana memoria: papera di Abate e lui di sinistro che fulmina il portiere avversario.
Si sbatte, combatte, torna indietro, recupera palloni a centrocampo, fa la seconda punta, fa semplicemente la partita perfetta.
Le mie scuse a Milito, per le critiche della prima parte della stagione, ma in fondo l'ho sempre saputo che non poteva non tornare ad essere ''il principe'',
Stasera ha mostrato davvero a tutta Milano che il soprannome di "Principe"...un titolo nobiliare non lo si acquisisce per caso.... bisogna essere nominatiper meriti sportivi.
Un plauso inoltre va fatto anche a chi di derby ne ha giocati ben 41: signori..giu' il cappello !!.. l'unico, l'immenso capitano !!!! Javier Zanetti.!!!!!
A differenza di molti, ha sempre professato calma e promesso che saremmo usciti dalla situazione critica.
E' sempre il primo a gettarsi su ogni pallone e a divorarsi la fascia,non conosce il termine vecchiaia nè quello stanchezza ne la resa, e oltre a lui , noi un'altra certezza ce l'abbiamo: l'Inter è tornata!
No, non parliamo di triplete, non parliamo di sogni passati che non torneranno. Pensiamo al presente, pensiamo agli sfottò degli avversari, ora realizziamo il fatto di aver vinto il derby, contro di loro, contro chi godeva nel vederci nei bassifondi di classifica.
Ora devono solo stare zitti. Come devono stare zitti i tifosi che accusavano giocatori, allenatore, presidente, Branca, società, staff medico.
Ora l'Inter costruita da Branca, gestita da Moratti, perfettamente allenata da Ranieri e (tocchiamo ferro) senza infortuni ha battuto il Milan,regalando una gioia immensa a tutti i tifosi nerazzurri.
Ultimi, poi i giocatori,ma non meno importanti. Perché l'impresa è merito loro, che ora dovranno essere altrettanto bravi a rimanere coi piedi per terra.
I "vecchi" che dovevano ritirarsi, ora sono gli eroi. Milito decisivo, Zanetti immenso, Samuel insuperabile, Lucio annulla Ibra, Cambiasso indispensabile, Maicon il solito colosso, Chivu entra e fa benissimo, poi Thiago Motta, che oltre alla partita da stropicciarsi gli occhi, in cui gioca anche da difensore aggiunto, vede annullarsi un gol regolare.
Ecco, ci hanno pure annullato un gol, ma abbiamo vinto lo stesso. Doppiamente zitti, godiamo due volte.
Ora non pensiamo allo Scudetto, pensiamo alla Lazio: è giusto così. Il mercato va comunque fatto, perché contro il Milan solo Stankovic era infortunato: purtroppo non sarà sempre cosi e per puntare sempre in alto. Per zittire tutti ancora una volta.
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