Sembrano passati cento anni. Il sorriso stanco di Milito, le lacrime di Mourinho, il pianto di capitan Zanetti, l'incredulità di un bambino sul volto di un tifoso o della tifosa inquadrata dalla tv. Sembrano passati cento anni da quella notte meravigliosa di tre anni fa. Era a Madrid. La nomini e scorre un brivido. La Coppa portata a Milano all'alba, il pianto di Mourinho sulla spalla di Materazzi, la gente per le strade a cantare il nome dell'Internazionale. Non c'era una nuvola. Erano proprio i colori del cielo e della notte a brillare, quelli di un eterno amore chiamato Inter.
Sembrano passati cento anni. Il capitano giura che solo a ripensarci ancora tremano le gambe. Che meraviglia, quando tutto funziona come deve. Sembrava di vivere in un sogno.
Sembrano passati cento anni. Il capitano giura che solo a ripensarci ancora tremano le gambe. Che meraviglia, quando tutto funziona come deve. Sembrava di vivere in un sogno.
Sembrano passati cento anni. Milito regalava la speranza mista a paura, il tempo sembrava non finire mai. Se riguardi poi la finale due anni dopo ti rendi conto di un predominio assoluto, l'enormità di una squadra. José Mourinho in panchina come se fosse in campo. La totalità in un uomo. Cambiasso in lacrime con la maglia di Facchetti in mezzo al campo.Lui e l'avvocato Prisco erano seduti sulle nuvole a guardare la Beneamata, sorridendo. Il Triplete, l'annata dei sogni, quella per cui vale la pena tifare Inter per tutta una vita. E oltre.
Sì, è proprio così. Sembrano passati cento anni. In mezzo l'Inter ne ha passate di tutti i colori. una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e un Mondiale per club vinti, Sembrano passati cento anni. Ne sono passati appena TRE da quel 22 maggio 2010. Solo a dirlo, un'emozione lunga tre secondi ma sentita per un'eternità. A Madrid, TRE anni fa, si accendeva il sogno più bello e si chiudeva un libro delle favole con il lieto fine più bello.
Pazza, pazza Inter. Tutto e nulla. Sembrano passati cento anni, ma sei sempre bellissima. Due anni dopo. Affascinante e coraggiosa, da ricostruire. Ma con una certezza. Anche se l'impresa di TRE anni fa è stata leggendaria nella storia del calcio, sulle maglie nerazzurra non la vedrete scritta mai. L'Inter è questa. Sembrano passati cento anni, eppure nessuno ha smesso di amarla. Quel 22 maggio è una data infinita. Come la storia d'amore con l'Inter. Una data che dura una vita. Sperando di poterne narrare delle altre, in un futuro prossimo. Perché certe notti, come quella di TRE anni fa, sembrano davvero fatte della stessa sostanza dei sogni. Sembrano passati cento anni...INVECE DI TRE.. ..ma per noi restera'....MAGICO !!
BUON ANNIVERSARIO!
Siamo ancora unici in italia. I primi e gli unici ad aver fatto una tripletta. dopo quel 22 maggio 2010 nessuno ancora. Quel giorno resterà per sempre il giorno di tutti gli interisti. Quella sera il numero 22, Milito, materializzò il Sogno, quello per cui molti di noi avevano aspettato l’intera vita (chi più, chi meno). Siamo saliti sul podio per la terza volta e quella sera ce ne siamo andati a spasso, per le strade di tutta Italia. Ci guardavamo attorno attoniti,increduli, meravigliati, un fiume di gente, non era una sera normale, non era una festa come le altre e degli altri. Era la nostra sera. C’era chi piangeva nonostante l’età: “Signori, io c'ero nel '64 e nel '65,per i racconti di mio padre, ma credevo che non avrei mai più visto un giorno così bello”. E invece si, è arrivato ed e' stato immenso ,speciale, magico.
E sono ancora freschi i ricordi. Diventeranno una favola magica da raccontare a chi verrà dopo,come ha fatto mio padre con me, perché devono saperlo: capita a tutti di vincere, non a tutti capita di vincere come ha vinto l’Inter,come abbiamo vinto Noi. Chi si è affannato per dire che non esisteva,si e' attaccato a tutto, il triplete lo insegue invano da quando proprio l'Inter è riuscita a materializzarlo . Gli interisti, quelli che.....ci cantavano.... non vincevano mai. Il Triplete lo hanno fatto e tutte le volte che ci pensano non cambierebbero un solo giorno della loro storia con quella degli altri. Non avevamo neanche immaginato di sognarla una serata così bella...anche' perche' solo in certe notti ...il cielo ha colori meravigliosi.
Tremavamo al pensiero di scivolare all’ultima zolla, ma ci siamo uniti agli uomini di Madrid, al loro condottiero speciale, ci siamo fidati dell’unica certezza che abbiamo nella nostra vita: essere tifosi della Beneamata ed e' quello che faremo sempre, al di là di ogni vittoria, al di là di ogni sconfitta perché per noi quello che conta è solo Lei.
Ci svegliammo e sentiammo di appartenere a qualcosa di diverso, che ti toglie il fiato, che non cambieresti mai e poi mai, qualcosa di tuo pure nei giorni di tempesta, perché nelle burrasche ti ricordi che se hai fatto l’impossibile una volta allora niente può essere difficile. E’ la certezza di chi è speciale, di chi è nato con un cuore nerazzurro in mezzo alle famiglie e agli amici di altri colori, a quelli che da ragazzino ti dicevano ...‘cambia squadra perché se no, non vinci’....oppure dicevano ai tuoi figli ''bruciala sa' maglia !
Siamo riusciti a guardarle negli occhi quelle persone, fieri di essere amanti di speciali colori, quelli neri e azzurri. Quello appena passato è stato un anno complicato, cominciato male, finito male. Ma oggi è 22 maggio, è il giorno della speranza: è sempre un buon giorno per ricominciare, per credere, per aspettare un domani migliore. In fondo è un po’ il nostro Anniversario di appartenenza. Buon anniversario interisti! e cosi sara' dal 5 maggio fino al 22 maggio...finche' morte non ci separi!