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domenica 22 settembre 2013


UNA STORIA CHE VALE....GRAZIE PRESIDENTE .
di Eva A. Provenzano 
Fonte: FCINTER1908.IT
Che in fondo che ne sa, di cosa siamo, da dove veniamo, di quanto abbiamo sofferto e di come abbiamo fatto a vincere tutto? Mi prenderete per ‘una che sta fuori’, ma continuo a chiedermelo. Cosa succederà ora: sappiamo cosa siamo stati, ma cosa saremo?
Quante volte negli ultimi mesi ho sentito e dovuto raccontare che Moratti stava per vendere l’Inter ad un imprenditore indonesiano e mi sembrava quasi di non volerle sentire certe cose, di non volerle dire… Solo che la realtà è più forte di tutto e la realtà dice che il presidente, soprattutto per dare alla nostra squadra un futuro, ha deciso di farsi da parte. Quando ha detto: “Se resto alla presidenza? Non credo”, ha colpito chi lo ha sempre difeso, ma anche chi lo ha criticato. Ha dovuto arrendersi all’evidenza di un calcio nel quale un club per sopravvivere deve andare oltre confine, deve muoversi su altri mercati se vuole restare competitivo. Non è una questione di debiti, si sistemano quelli e si continua a galleggiare, ma l’Internazionale non riuscirebbe mai a tornare tra i top club senza un progetto di rilancio e con un fatturato che non è paragonabile a quello delle big europee.
Lui che è la passione, l’irrazionalità, l’inspiegabile, tutto quello insomma che noi siamo quando vediamo nerazzurro, ha dovuto piegarsi alla logica e ha ceduto, in una mattina di settembre, a Parigi, le sue quote ad Erick Thohir. Gli ha dato –al di là di ogni retorica – un pezzo del suo cuore. E chissà se glielo ha detto quando hanno deciso di accordarsi, chissà se gli avrà spiegato il peso di quel gesto.
Nel 1995, quando decise di riprendersi la squadra che suo padre Angelo aveva fatto grande, fece venire un colpo a sua moglie, alla signora Milly: “Non mi aveva nemmeno accennato l'idea di ricomprarla. Ero in cucina, tagliavo le zucchine e in tv lo hanno chiamato presidente. Temevo che tutta la mia esistenza familiare ne sarebbe stata terremotata. E’ stato così, ma poi ne sono stata felice”. Dicono che non avrebbe voluto che suo marito lasciasse, quei colori si sono impossessati di lei, come di tutta la loro famiglia del resto.
Ad una cosa su tutte mi è venuto spontaneo pensare: cosa avrebbero detto Prisco e Facchetti? Sono stati l’avvocato e l’amico fedele di anni di sconfitte difficili da digerire e insieme hanno condiviso anche tanti giorni felici. Diciannove allenatori, giocatori flop e campioni indimenticabili. I primi che comprò furono Rambert e Zanetti, uno era arrivato in Italia con la nomea di grande, l’altro lo è diventato per davvero. E poi Ronaldo (quello vero), Vieri, Baggio, Zamorano, Veron, Crespo, Simeone, la passione per Recoba, la simpatia per Ince. La Coppa Uefa al Parco dei Principi in quel ’98 pieno di polemiche, il 5 maggio 2002, Calciopoli, gli scudetti con Mancini, il centenario, e poi Milito, lo scambio Ibra-Eto'o, il Triplete con Mourinho, pure lui ingaggiato a Paris. Il cerchio che si chiude, l’Inter che torna ad essere leggenda, in un modo che il pres non aveva, come ognuno di noi, neanche mai osato sognare.
Un’immagine su tutte invece, mi ricorderà sempre Massimo Moratti: semifinale contro il Barcellona al Camp Nou, un inferno di partita, la serata di un muro storico, il 3 a 1 all’andata non sarebbe bastato se gli alieni avessero fatto due gol. 1 a 0 fino al 92esimo e al triplice fischio lui si alza di scatto, sorridendo va verso sua moglie e Tronchetti Provera, li abbraccia, di botto poi torna sui suoi passi, cambia espressione senza perdere il sorriso: aveva Laporta vicino e gli ha chiesto scusa di aver esultato perché la sua Inter aveva appena conquistato la finale di Madrid.
Lo dicono tutti, è un ‘signore’, lo è stato sempre, a volte pure incomprensibilmente: magari c’era da alzare la voce e non lo ha fatto ricordando agli interisti che noi non siamo quella roba là.
Ed è questo che Thohir dovrà imparare, sarà la parte più difficile da capire: non è solo una questione di businnes (ma è chiaro che i soldi servono), è anche una questione di cuore (di metterci l'anima), di appartenenza, di colori che non sono uguali agli altri, non lo sono mai stati, per tradizione, per dna.
All'orizzonte è spuntata una nuova era e dubbi e incertezze sono forse normali, succede quando il passato sai cos’è stato e il futuro non sai cosa ti riserverà. In mezzo c’è la scelta di Massimo, un addio ‘che serve’ certo, ma è struggente, almeno per quanto mi riguarda e credo lo sia anche per tanti interisti che, pur sapendo che l’Inter resta sempre, sanno che niente sarà come prima (sperando che siano in arrivo cose belle in maniera diversa, quasi cit.).



Ed è difficile, tremendamente, raccogliere tutto in una scatola di cartone e imballarla con la scritta ricordi per riporla in soffitta. E’ la malinconia di chi parte verso una nuova avventura con la valigia piena di entusiasmo e di paura. La malinconia di chi sa di lasciarsi dietro le spalle un amore finito, ma che ha contato, una storia che ti farà dire sempre con un sospiro 'ah, se ne è valsa la pena'! Grazie, Presidente.

domenica 25 agosto 2013

BUONA LA PRIMA !!!

Siamo qui a gustarci la prima partita di campionato della nostra squadra.
Prima pero' voglio esternare il pensiero che mi ha suscitato vedere il saluto di un nostro condottiero , il Drago -Stankovic.
Ha lasciato L'inter quasi in punta di piedi, senza  proclami, e' cosi che si fa!
Anche per questo te ne saremo doppiamente eternamente grati, per quello che negli anni piu' fulgidi della tua carriera e della nostra squadra hai fatto,per i tuoi goal impossibili , per le conquiste a cui ci hai portato,e non ultimo ricordo un tuo rifiuto a diventare ...B/N...(eh si! non riesco a scriverlo per esteso.)
Ora ci hai salutato con stile ,non lo dimenticheremo,non ti dimenticheremo... mai ! Ciao Dejian !!!



Analizziamo ora velocemente la partita , che, essendo la prima di campionato non ha  termini di paragone, se non quelli con cui avevamo finito l'anno scorso.
 La difesa protetta da un  centrocampo e..aggiungo da un sistema di gioco migliore NON ha subito goals,sopratutto nel primo tempo gli avversari sono stati nullificati da, appunto una buona organizzazione di gioco che, anche per mancanza di automatismi e di interpreti piu' veloci a centrocampo non ha portato ai goals tanto attesi dei nostri ragazzi.
il centrocampo del primo tempo ha evidenziato i soliti limiti, e cioe' , lentezza in fase di impostazione e poverta' di idee nel mandare a segno le punte.
Nel secondo tempo , mano a mano che entravano i "giovani" (non me ne vogliano gli amanti di Cambiasso,..lo sono anch'io) e veloci di "pensiero" la squadra ha subito una trasformazione significativa evidente,infatti e' arrivato subito il primo goal, su cross di un rivalutato Jonathan il "nanetto giapponese" della parte opposta depositava la palla in rete.
Icardi entrato anche lui nel corso della ripresa ha colto una traversa e....voi penserete...Palacio come si dice: "ducis in fundo" ha messo la ciliegina sulla prima torta della stagione ,su un preciso assist del "Guaro" anche lui ripresosi da un primo tempo confusionario e testardo. Quindi.....
Le Pagelle
             HANDANOVIC: 6 - Samir non crede  ai suoi occhi, mai impegnato per tutto l’arco della partita, mentre la scorsa stagione doveva sbrogliare  matasse pesanti a partite. Unico brivido  su Kucka. .
JUAN: 6 - A volte si fa prendere troppo dalla foga e non ragiona ma nel complesso si dimostra  in miglioramento  dopo un avvio di stagione (ma anche il finire della scorsa)non proprio impeccabile soprattutto negli anticipi.
RANOCCHIA: 6,5 -  Sicuro in fase difensiva anche se qualche volta...e molto pericoloso in fase offensiva, Dopo l’uscita del Cuchu ha anche la soddisfazione della fascia da capitano. 
CAMPAGNARO: 7 - Leader assoluto di questa Inter, l’aveva dimostrato anche nelle partite precedenti, la difesa a tre è suo terreno, non molla mai un centimetro. Lo trovi sempre puntuale in difesa ma anche sulla mediana , un ottimo esempio per Ranocchia , assoluto riferimento per molti,vero Jesus ?
JONATHAN: 6,5 - Finalmente il brasiliano! Mazzarri ha lavorato molto su di lui e i risultati si vedono, soprattutto nel primo tempo dove ha gamba e volontà. E’ pericoloso in più di un’occasione ,ci aspettiamo ancora di piu'.
NAGATOMO: 6,5 - Mezzo voto in più per il goal che decide la partita,  ha sicuramente i mezzi e la corsa per fare di più. 
GUARIN: 6,5 - Nel primo tempo si limita al compitino come un giocatore qualunque, nel secondo si ricorda di essere Guarin e la differenza si vede,piu' preciso e piu' incisivo ,suo l'assist al Trenza, ma chiaramente lo vogliamo piu' continuo.
CAMBIASSO: 6 - Buona gamba e punto di riferimento del centrocampo, ancora non ha la corsa dei tempi migliori ma dimostra solidità e voglia di fare.
KOVACIC (26′ st): 6,5 - Entra e il registro cambia, sapienza e velocità spiazzante nel tocco palla, classe e fantasia allo stato puro. 
KUZMANOVIC: 5,5 - L’unica nota non proprio positiva della partita nerazzurra:  lento nelle ripartenze, spesso avulso da un contesto di gioco, non sembra essersi integrato negli schemi .
ICARDI (dal 7′ st): 6 - La sua presenza si fa sentire subito, colpo di testa debole parato da Perin e colpo di testa perfetto su angolo che si stampa sulla traversa,davvero prezioso per questa Inter, soprattutto se si comincia a giocare bene sulle corsie laterali.
ALVAREZ: 7 - Vi ricordate il Ricky Alvarez lento e svogliato al suo arrivo in nerazzurro, quello che perdeva un pallone e rimaneva come un pesce lesso a guardare l’azione proseguire? Riuscite a riconoscerlo in questa partita, dove perde pochi palloni, crea, fa sempre la cosa giusta al momento giusto e rincorre avversari, palloni e anche i magazzinieri? Si ha come l’impressione che Mazzarri voglia compiere il suo più grande prodigio su di lui. Chi ben comincia è a metà dell’opera. 
PALACIO: 6,5 - Si muove tanto ma nel primo tempo è troppo isolato, con Icardi accanto cresce e puntualmente arriva il gol. 
TAIDER (dal 40′ st): sv
MAZZARRI: 7 - Si vede a fine partita che è soddisfatto del lavoro fino ad ora fatto, la squadra corre fino all’ultimo secondo e seppur ci sia ancora  confusione, soprattutto in avanti, si scorgono i primi segnali della  squadra mazzarriana: gioco sulle fasce, con un Jonathan rinato, corsa sempre e comunque, anche e soprattutto quando si perde un pallone e solidità difensiva. l'inquadratura subito dopo il secondo goal lo vede sbuffare di piacere.

venerdì 16 agosto 2013

Rieccoci....perche' senza te non so stare....

















Scusate per la volontaria assenza , dovuta alle vicende calcistiche che voi tutti sapete passate nella scorsa stagione ,che speriamo di non dover piu' riveder simile.... siamo al dunque di un sempre piu' probabile cambio ai vertici socetari, (Tohir-Moratti) siamo nella fase iniziatoria della stagione calcistica prossima (preparazione atletica),siamo in........ tempo di mercato e  se ne sentono e leggono di tutti i colori.  Evidentemente abbiamo Tutti la memoria corta,(malattia tutta italiana)faccio un po' di considerazioni sul momento storico dell'inter e del calcio in generale. la prima considerazione è che ....va be' siamo su inter net...siamo su feeissbuukk...siamo in un "mondo"..libero...ancora per il momento..ma scusate siamo si liberi di tifare e accettiamo i pensieri e gli scherzosi post di tutti.....non quelli faziosi e schifosi ....da questa premessa all' INTER....parto dal presupposto che e' solo sport,e' solo una squadra di calcio, dove per la bellezza di quasi 20 anni un certo presidente ha messo circa 100 milioni delle vecchie lire...per ogni stagione calcistica....e che quando spendeva e perdeva gli davano del ricco scemo...e sappiamo tutti che non era solo cosi...c'era chi barava...(e ci dicono anche che non e' vero..).d'accordo...cio' cmq non toglie che dopo le vicende che tutti sappiamo....abbiamo vinto...eccome se abbiamo vinto ...detto questo diciamocelo , neanche nei nostri sogni piu' segreti ci saremmo aspettati una vittoria di cosi vaste e planetarie proporzioni,roba che ha annichilito i nostri avversari storici...Giùve e BBilan..e chi li ha spinti ad arrampicarsi sugli specchi e a rosicare in continuazione con battaglie strumentali fini a se stesse...contro di NOI.Del nostro presidente cosa ci rimane da dire....i soldi li ha messi (e vorrei vedere chi dice di no)li ha probabilmente anche in parte esauriti,c'e un particolare che ricordo quando prima della manita mise in vendita obbligazioni sulla sua ditta di famiglia(Saras) ....che fruttarono il gruzzolo che ci ha permesso di vincere tanto....ma ora con la congiuntura mondiale ......quindi chi vuol capire.....tornando alla persona (da me stimata)del leader Massimo...certo ,infallibile non e' ,agisce e ha agito  molte volte con la sua testa inpulsiva da tifoso,e a volte con quella di imprenditore,delle volte con  collaboratori che non lo  hanno supportato  adeguatamente,e che lo "sopportano..a volte quelli buoni (Oriali a mio modo di vedere) li manda via....ma a questo signore cosa vorremmo dire..." TU che hai messo tanto denaro ...e che adesso sembri non averne piu'...".levati dai cojons"..e scusate il francesismo......e chi la prende l'inter? qualche ...il rischio e' che cada nelle mani di un qualche affarista di pochi scrupoli...(speriamo non sia Tohir) ,che faccia fare all' Inter come società una brutta fine..(serie B o peggio) perchè forse  non si e' capito ...e il    " nostro"..e' meglio che ce lo teniamo stretto...per l'amore che ci mette , sono nel frattempo cmq  cambiate alcune regole di spesa (FPF).Detto questo un ultima considerazione su noi tifosi....l'Interista "classico" sa che siamo tifosi di una squadra che vince con una cadenza molto "lunga" decennale per gli scudi...e ..ehm ehm lasciamo stare le coppe......vinciamo quasi sempre in maniera che gli altri tifosi se la sognano...abituati come sono a vincere sempre perdono il gusto per la vittoria...e per vittorie come le nostre....quando ci arriviamo noi sono record o vittorie indescrivibili....cosa che li fa rosicare non poco...mentre l'Interista definiamolo "brut"...ha visto solo vincere e quindi e' scontento della attuale situazione,si incazza molto facilmente agli sfottò degli avversari calcistici e ci si fa il sangue amaro..per non dire che anche lui che un pò rosica...e vorrebbe la testa di questo o di quello ,....i giocatori quelli,facciamocene una ragione, ci sono cicli ...e contro cicli,aggiunti alla nostra proverbiale "PAZZIA"...i risultati sono.....TTocca SPETTA'..... AMALA.

sabato 4 maggio 2013

ANCHE QUEST'ANNO.....sembrano passati 100 anni !! VIA AI FESTEGGIAMENTI !


Sembrano passati cento anni. Il sorriso stanco di Milito, le lacrime di Mourinho, il pianto di capitan Zanetti, l'incredulità di un bambino sul volto di un tifoso o della tifosa inquadrata dalla tv. Sembrano passati cento anni da quella notte meravigliosa di tre anni fa. Era a Madrid. La nomini e scorre un brivido. La Coppa portata a Milano all'alba, il pianto di Mourinho sulla spalla di Materazzi, la gente per le strade a cantare il nome dell'Internazionale. Non c'era una nuvola. Erano proprio i colori del cielo e della notte a brillare, quelli di un eterno amore chiamato Inter.


Sembrano passati cento anni. Il capitano giura che solo a ripensarci ancora tremano le gambe. Che meraviglia, quando tutto funziona come deve. Sembrava di vivere in un sogno.
Sembrano passati cento anni. Milito regalava la speranza mista a paura, il tempo sembrava non finire mai. Se riguardi poi la finale due anni dopo ti rendi conto di un predominio assoluto, l'enormità di una squadra.  José Mourinho in panchina come se fosse in campo. La totalità in un uomo. Cambiasso in lacrime con la maglia di Facchetti in mezzo al campo.Lui e l'avvocato Prisco erano seduti sulle nuvole a guardare la Beneamata, sorridendo. Il Triplete, l'annata dei sogni, quella per cui vale la pena tifare Inter per tutta una vita. E oltre.
Sì, è proprio così. Sembrano passati cento anni. In mezzo l'Inter ne ha passate di tutti i colori. una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e un Mondiale per club vinti, Sembrano passati cento anni. Ne sono passati appena TRE da quel 22 maggio 2010. Solo a dirlo, un'emozione lunga tre secondi ma sentita per un'eternità. A Madrid, TRE anni fa, si accendeva il sogno più bello e si chiudeva un libro delle favole con il lieto fine più bello.
Pazza, pazza Inter. Tutto e nulla. Sembrano passati cento anni, ma sei sempre bellissima. Due anni dopo. Affascinante e coraggiosa, da ricostruire. Ma con una certezza. Anche se l'impresa di TRE anni fa è stata leggendaria nella storia del calcio, sulle maglie nerazzurra non la vedrete scritta mai. L'Inter è questa. Sembrano passati cento anni, eppure nessuno ha smesso di amarla. Quel 22 maggio è una data infinita. Come la storia d'amore con l'Inter. Una data che dura una vita. Sperando di poterne narrare delle altre, in un futuro prossimo. Perché certe notti, come quella di TRE anni fa, sembrano davvero fatte della stessa sostanza dei sogni. Sembrano passati cento anni...INVECE DI TRE.. ..ma per noi restera'....MAGICO !!

BUON       ANNIVERSARIO!

 Siamo ancora  unici  in italia. I primi e gli unici ad aver fatto una tripletta.  dopo quel 22 maggio 2010 nessuno ancora. Quel giorno resterà per sempre il giorno di tutti gli interisti. Quella sera il numero 22, Milito, materializzò  il Sogno, quello per cui molti di noi avevano aspettato l’intera vita (chi più, chi meno). Siamo saliti sul podio per la terza volta e quella sera ce ne siamo andati a spasso, per le strade di tutta Italia. Ci guardavamo attorno attoniti,increduli, meravigliati, un fiume di gente, non era una sera normale, non era una festa come le altre e degli altri. Era la nostra sera. C’era chi piangeva nonostante l’età: “Signori, io c'ero nel '64 e nel '65,per i racconti di mio padre, ma credevo che non avrei mai più visto un giorno così bello”. E invece si, è arrivato ed e' stato immenso ,speciale, magico.
E  sono ancora freschi i ricordi. Diventeranno una favola magica da raccontare a chi verrà dopo,come ha fatto mio padre con me, perché devono saperlo: capita a tutti di vincere, non a tutti capita di vincere come ha vinto l’Inter,come abbiamo vinto Noi. Chi si è affannato per dire che non esisteva,si e' attaccato a tutto, il triplete lo insegue invano da quando proprio l'Inter è riuscita a materializzarlo . Gli interisti, quelli che.....ci cantavano.... non vincevano mai. Il Triplete lo hanno fatto e tutte le volte che ci pensano non cambierebbero un solo giorno della loro storia con quella degli altri. Non avevamo neanche immaginato di sognarla una serata così bella...anche' perche' solo in certe notti ...il cielo ha colori meravigliosi.
Tremavamo al pensiero di scivolare all’ultima zolla, ma ci siamo uniti agli uomini di Madrid, al loro condottiero speciale, ci siamo fidati dell’unica certezza che abbiamo nella nostra vita: essere tifosi della Beneamata ed e' quello che faremo sempre, al di là di ogni vittoria, al di là di ogni sconfitta perché per noi quello che conta è solo Lei.
Ci svegliammo  e sentiammo di appartenere a qualcosa di diverso, che ti toglie il fiato, che non cambieresti mai e poi mai, qualcosa di tuo pure nei giorni di tempesta, perché nelle burrasche ti ricordi che se hai fatto l’impossibile una volta allora niente può essere difficile. E’ la certezza di chi è speciale, di chi è nato con un cuore nerazzurro in mezzo alle famiglie e agli amici di altri colori, a quelli che da ragazzino ti dicevano ...‘cambia squadra perché se no, non vinci’....oppure dicevano ai tuoi figli ''bruciala sa' maglia !
Siamo riusciti a guardarle negli occhi quelle persone, fieri di essere amanti di speciali colori, quelli neri e azzurri.  Quello appena passato è stato un anno complicato, cominciato male, finito male. Ma oggi è 22 maggio, è il giorno della speranza: è sempre un buon giorno per ricominciare, per credere, per aspettare un domani migliore. In fondo è un po’ il nostro Anniversario di appartenenza. Buon anniversario interisti! e cosi sara'  dal 5 maggio fino al 22 maggio...finche' morte non ci separi!

martedì 30 aprile 2013

ESSERE..... PIU' CHE APPARIRE

 In questa disgraziata stagione non poteva non esserci la "ciliegina sulla torta " .
come ci insegna la nemesi di noi Interisti , il destino,il sottile gioco che sembra accanirsi contro noi interisti si è ripetuto ancora una volta,.Si sa  solo la nostra squadra e noi stessi tifosi siamo capaci di regalarci stagioni incredibili in tutti i punti di vista, passiamo dalle vittorie più eclatanti con record e sogni a non finire a stagioni dove il peggio sembra non finire mai. Anche di questi periodi ci è successa questa cosa, volete che lo spieghi? o vi sembra chiaro quello che abbiamo visto in questi anni ? Siam passati da una "manita " a due mani tra i capelli ,e fino a quest'episodio ci dicevamo - ma si, in fondo ci possono stare tutti questi infortunati, gli errori della società nella fase di mercato,un inter non proprio ... cristallina , persino il fatto che ancora fossimo a pancia piena per i recenti successi...ma, come nei piu' bei romanzi thriller di hitckok arriva la "ciliegina", il colpo d'artista di un destino che a Noi Interisti non ha mai fatto molti sconti, dunque ci stiamo chiedendo se, l'infortunio del nostro Capitan Zanetti ci poteva essere risparmiato, abbiamo pensato - no lui no...non è possibile ,e' d'acciaio ,..gli altri si rompono ..lui no- invece dopo che ,ironia della sorte e' andato a prendersi pure la benedizione Papale il nostro alfiere ha fatto crack, rottura del tendine di Achille...neanche Omero avrebbe potuto scrivere una trama più nefasta per noi interisti....
Abbiamo sempre pensato che il suo addio fosse un qualcosa di mitologico, che quella partita d'addio fosse stata trasmessa in mondovisione, lo avremmo voluto applaudire tutti insieme ,ora lo possiamo solo ringraziare e sperare che fra qualche mese questo avvenga . Lui lo ha detto,noi lo vogliamo ! se no verrebbe da pensare che si oltre che pazza ...l'inter sia anche  sf....ortunata ...e noi tutti con lei. JZ 4 ..PER SEMPRE NEI NOSTRI CUORI E NEL NOSTRO ESSERE.