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domenica 21 ottobre 2012

Passo passo,piano piano, zitti zitti....

Le pagelle:
Handanovic 6: Il Catania è potenzialmente pericolosissimo, ma le grandi palle gol finiscono tutte fuori.
Ranocchia 7: Maestoso. Non butta via un pallone che sia uno, gli avversari li ferma, poi li dribbla e riparte.
Samuel 6,5: Più ruvido rispetto a Ranocchia, ma le indecisioni di inizio stagione sono solo un ricordo.
Juan 7: Una bestia. Impossibile da saltare. Sei fortunato e ci riesci per una volta? Ti rimonta e ti mangia.
Obi 6: Stramaccioni gli dà un compito  preciso: stare appiccicato a Gomez. Lui esegue con diligenza.Inevitabilmente ne risente in fase offensiva.
Mudingayi 6: Si mette davanti alla difesa e comincia a fare legna dal primo minuto. Non smette finché viene messo ko dai crampi.
Cambiasso 8: Prestazione maiuscola, onnipresente. Regala un assist meraviglioso a Cassano e poi ringhia su tutti, rubando un'infinità di palloni e rendendosi pericoloso anche in avanti.
Zanetti 6: Destra, sinistra, difesa, centrocampo. Il jolly imprescindibile di Stramaccioni continua a correre senza sosta, dovunque lo si metta.
Cassano 6,5: Cassano e 7,5 milioni di euro per Pazzini. Pazzi.
Palacio 6: Gioca una partita al rientro da titolare. sottotono all'inizio poi illumina il Meazza con una perla di rara bellezza.Milito 6: Tante sportellate, tanti calcioni presi , ma anche un assist per Palacio. Non e' brillantissimo ma in crescita.
Gargano 6: Prende il posto di Obi e ci mette subito corsa e intensità.
Alvarez 5,5: Deve essere più cattivo. Si divora due gol che potevano chiudere la partita.
Guarin 6: Il suo periodo in panchina non durerà.
Stramaccioni 7: Scacciato il tabù San Siro, l'Inter si è messa a marciare a pieni giri.
 Dimostra ancora una volta di saper leggere alla grande la partita, limita Gomez mettendogli addosso un mastino come Obi e poi cambia in corsa quando si deve coprire.

 Sta crescendo come la sua creatura.
La vittoria nel derby viene impreziosita dal trionfo, dopo la sosta, rimediata al Meazza contro un buon Catania.


http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=U5gGbDMvDVc


passo passo,piano piano, zitti zitti. L'Inter batte anche il Catania,  2-0.
chi voleva rottamare i due  argentini dell'Inter, Esteban Cambiasso e Javier Zanetti? L'anno scorso la tesi era condivisa da tanti,quest'anno ci avevano provato.
Ma L' inter va per la sua strada e con Javier e il Cuchu in campo insieme si vince sempre.
Parlano i numeri. I rottamatori? sono spariti.
il gol manca nel mese di ottobre a Diego Milito da quando è all'Inter. Era il suo primo anno in nerazzurro quando purgò il Palermo, da quel momento ottobre è stregato.
Diego, però, anche contro il Catania dà segnali incoraggianti: svaria in attacco e punge più volte, si muove sempre bene. Manca la zampata finale.
Arriverà, molto presto. Ci sono ancora Partizan, Bologna e Sampdoria per sfatare il tabù. Altrimenti, per la prima gara di novembre si va a Torino.
Non diciamo altro...
Tre punte, oggi, per Andrea Stramaccioni. Il tecnico, a sorpresa, sceglie di tenere fuori Coutinho e lancia il tridente pesante.
Ecco quindi Palacio (rispolverato) con Cassano dietro a Milito. Rodrigo fa il jolly, Antonio affianca il Principe, Diego è il riferimento con mobilità.
Risultato decisamente positivo, perché l'Inter non perde l'equilibrio e riesce a trovare sempre la soluzione giusta per far male al Catania.
Esame passato, aspettando altri test.
quattro i punti che distanziano l'Inter dalla vetta della classifica. Perché adesso guardare in alto è normale, anche stimolante,
seppur si debba fare con assoluta consapevolezza di non valere ancora la Juventus che non si ferma mai. L'Inter però ha capito qual è la strada giusta.
 Con i riflettori spenti e tanta umiltà non ci si deve precludere nulla. Perché quatto punti, con due scontri diretti da giocare, possono anche essere pochissimi.
cinque sono le vittorie consecutive per l'Inter. Oggi con il Catania è arrivata la cinquina, tra campionato e Europa League.
Tutte vittorie centrate con la difesa a tre e l'equilibrio ritrovato. Stramaccioni ha individuato la retta via, fermarsi adesso sarebbe un delitto.
 Perché il meglio deve ancora venire.
sette milioni e mezzo più Antonio Cassano per Giampaolo Pazzini.
Antonio segna ancora, si prende l'ovazione di San Siro, all'Inter è il ritratto della felicità.
Si sente leader, coinvolto, perennemente decisivo. Dall'altra parte di Milano, dove le temperature sono polari (-11!),
il Pazzo resta chiuso in una bolla negativa da cui non sa più uscire. il lui e il suo Milan, quello che ha fortemente voluto.
 Peccato che si siano dileguati quelli che chiedevano chi avesse fatto l'affare tra le due società e quelli che erano titubanti a proposito di un arrivo di Cassano all'Inter.
Riposate in pace, insieme ai rottamatori degli argentini. Per fortuna, i fatti parlano anche per Antonio da Beri.
Rodrigo Palacio. ci mancava da tempo, scorazzante in attacco.
Rodrigo è arrivato coi migliori auspici, poi il problema muscolare avvertito con la nazionale argentina lo aveva frenato.
 Contro il Catania dei suoi connazionali, Palacio si riprende la scena: è una scheggia impazzita in attacco, cerca soluzioni dall'esterno e non si stanca
veramente mai.
La perla del due a zero e il boato sono una delle cose più belle del pomeriggio, anche per le sfide che verranno.Bentornato, Rodrigo.
 Sicurezza ritrovata per la difesa dell'Inter. Le pecorelle smarrite che ricordiamo contro Roma o Siena sono ormai tramutate in colonne.
Perché il lavoro di tutta la squadra è più omogeneo da quando si è passati alla struttura con difesa a tre, l'equilibrio regna sovrano e i centrali
 gestiscono con più facilità la fase difensiva. Aspettando Chivu, intanto, Ranocchia, Samuel e Juan sono praticamente intoccabili.
 L'Inter anche contro le tre frecce del Catania non ha preso gol. Chi li muove, quei tre?
  Andrea Stramaccioni.in campo propone l'Inter ideale per fronteggiare questo Catania, senza timore di spingere con tre punte,garantendo quantità in mediana e piazzando Obi per disinnescare il destro del Papu Gomez. Fuori dal campo, invece,Strama non si lascia prendere dalle provocazioni di alcuni personaggi e risponde uscendo con eleganza rara da situazioni intricate.
Sempre difendendo la sua Inter, perché dalla graticola si è passati alla gloria, e sempre proponendo certezze tattiche impeccabili.
Date tempo al professore, perché dentro e fuori dal campo, Stramaccioni ci sa fare.

La strada e' ancora lunga....ma per tutti....i conti si fanno a maggio....


 

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