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mercoledì 26 ottobre 2011

Allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” finisce 1 a 1 con l'Atalanta.
 Un pareggio, tra luci e ombre.
 Partiamo dalle prime. Zarate sta dimostrando di  entrare sempre di più nei meccanismi del gioco e si sta mettendo a disposizione delle esigenze
del gruppo,il tutto lascia ben sperare per il futuro; La capacità di Sneijder di essere un giocatore dalle grandi doti e un leader capace di prendere per mano i compagni;
 Un Lucio disciplinato che, in attesa del suo vero partner di ruolo Walter Samuel, tiene in linea di galleggiamento un reparto che in alcuni momenti soffre ancora  troppo;
 Infine,la condizione atletica è sembrata migliore rispetto alle ultime uscite: contro una squadra in forma e dall’età media nettamente inferiore,
 i nostri calciatori hanno corso fino alla fine riuscendo a controbattere in modo efficace.
A questi dati positivi fanno da contraltare alcuni aspetti particolarmente negativi. Iniziamo da quello più evidente e preoccupante: la clamorosa involuzione di Milito.
 Il bomber argentino è l’ombra di se stesso e anche a Bergamo è stato protagonista in negativo.
 Dopo aver perso Eto’o, con gli acerbi Coutinho, Castaignos e Alvarez , è dura pensare a una rimonta coni soli Zarate e Pazzini a reggere sulle proprie spalle il peso
 di tutto l’attacco.
 Moratti, in seguito alle ultime riunioni ha deciso di acquistare  durante il mercato di gennaio, Kucka, ma se le cose dovessero continuare in questo modo
 certe scelte andranno riviste.
 La serata di Bergamo va in archivio con altre due gravi insufficienze, la prima è la prestazione di un Christian Chivu
 capace di: perdere in modo ingenuo Denis sull’azione del loro gol, sbagliare tanti disimpegni e provocare il calcio di rigore,dubbio...
 ma frutto di un intervento ingenuo, poi ottimamente parato da Castellazzi.
Sul banco degli imputati sale anche Ranieri, diciamocelo: In una partita molto complicata non schierare dall’inizio il miglior attaccante del momento
 e storicamente cecchino infallibile contro gli orobici (Il Pazzo)e sostituire un brillante Zarate lasciando in campo uno spento Milito,
 ci fa dire che Sor Claudio non ha vissuto una delle migliori serate.
Sabato arriva la capolista Juventus e la voglia di incamerare i tre punti deve superare qualsiasi problema.
 I ragazzi devono gettare il cuore oltre l'ostacolo. E’ la classifica che  ce lo chiede. E’ la storia che ce lo impone.


L'OCCHIO NERAZZURRO
 
A proposito di...
Fischiare un rigore contro l'Inter? Ormai si dà di rigore, con rigore.
La realtà è sotto gli occhi di tutti , domenica dopo domenica, diventa imbarazzante per chi vuole recitare un ruolo da protagonista.
 La lista comincia a diventare lunga, soprattutto se si pensa che siamo solo all'ottava giornata:
 Bergonzi a Novara, Tagliavento a Bologna, Rocchi col Napoli, Orsato a Catania e Valeri a Bergamo.
 Incredibile !!!.
 Non tanto per la quantità, che lascia comunque basiti, quanto per la qualità: di quelli elencati nemmeno uno ha la certezza di essere giusto.
 Impietriti.
A Novara  Morimoto si porta dietro Ranocchia; a Bologna Portanova 'sviene' sfiorato da Samuel;
 Napoli : il contatto Maggio-Obi avviene fuori area; Catania... Bergessio simula un aggancio di Castellazzi che non c'è;
 a Bergamo Marilungo e Chivu si trattengono vicendevolmente ed e' Marilungo che va sulla corsa di Chivu inciampando sulle sue gambe.
 Valeri sbaglia di grosso: testimonianza ne è la lunga indecisione che accorda il tiro dagli undici metri.
Questo per rimanere ai rigori contro i nerazzurri, ma ci sono anche quelli non concessi a favore, altrettanto clamorosi.
 Si parte da Palermo; Migliaccio 'para' sulla linea un tiro di Milito,Roma; Burdisso frana addosso a Sneijder,
e con Frey che devia col braccio un tiro di Stankovic e con Zarate bloccato da Masiello a palla lontana
( ma.... con il metro di giudizio utilizzato in seguito...).
La situazione è complicata e la partita con la Juventus forse arriva nel momento sbagliato.
 Fischi arbitrali permettendo.

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