...a patto che......
Tre importantissimi punti,che danno morale , che ci catapultano in testa alla classifica del girone di champion ,
ma che ci impone l'ennesima analisi nei dettagli di quanto abbiamo visto martedì sera,
per noi che..ABBIAMO L'INTER NEL CUORE.
Nell’ambito degli aspetti positivi quello più importante è l’aver terminato l’incontro senza subire gol,
basta pensare che nelle precedenti 9 gare ufficiali era accaduto una sola volta (0-0 con la Roma) e che in trasferta è la prima volta che accade.
Da segnalare anche le prestazioni di alcuni singoli che dovranno recitare un ruolo fondamentale nella auspicata risalita,
citiamo: Julio Cesar che ha detto no ai francesi nei momenti delicati dell’incontro; Pazzini...se non segna lui...; Chivu ,su cui poter contare
anche come centrale difensivo; gli spunti di Zarate, ancora non continuo, ma molto utili nel proseguo della stagione.
Insomma, tutto bene? Non proprio. La squadra ha sofferto troppo.
Il tabellino ci mostra impietoso come i francesi avrebbero meritato qualcosa in più per via dei 11 tiri fatti contro i 4 nostri, e dei 11 corner contro i 3 nostri, il possesso palla dice 60% Lilla e 40% Inter.
Quest’ultimo dato ha un significato relativo perché evidentemente Ranieri ha impostato la partita in questo modo, ma, come abbiamo scritto in precedenza le parate di Julio Cesar hanno avuto un peso decisivo sul risultato finale.
L’Impressione è che contro il Chievo ci vorrà tutto un altro approccio alla gara,soprattutto a livello mentale.
La squadra ha saputo coprire abbastanza bene gli spazi e ha svolto il compito assegnatole, di piu' al momento non puo', ha gestito il match dopo la serie di brutte cadute e questo comunque è un passo avanti. L'inter può fare ancora bene in Europa , e anche in campionato, con la determinazione e la consapevolezza dei propri mezzi,( dimenticando il passato recente, perche' non stacchiamo anticipatamente quel simbolo di campioni del mondo?? ) degli undici che scendono in campo.Mi auguro che il ricostituente che abbiamo preso a Lille possa risvegliare un orgoglio apparso un poco affievolito rispetto a cio' che era.Diciamolo pure: è normale che squadre come Juve o Napoli, vista la lunga assenza dal calcio che conta e dalle vittorie, abbiano una fame maggiore di noi , che veniamo invece dalle leggendarie vittorie degli ultimi lustri. Però, nonostante gli infortuni e l’età avanzata di alcuni protagonisti, rimango fermamente convinto che la squadra più forte e' la nostra, nonostante tutte le variabili negative con cui abbiamo dovuto fare i conti,siano lì a dimostrarcelo, almeno in Italia, ce la giochiamo comunque con chiunque e si può ancora vincere tanto. Qualcosa a livello mentale deve continuare a cambiare o tornare, e Ranieri, che ne ha le capacità, deve essere in grado di accompagnare il gruppo in quella direzione, dopo lo stato confusionale di questi mesi.
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