Lo porteremo per sempre... nel cuore, il 18 dicembre al momento della premiazione dello star-trek Barcellona ci siamo staccati dal petto quello scudo dorato che abbiamo portato per un intero anno.
Ma, ci e' sicuramente entrato dentro, alcuni di noi hanno sentito quel distacco come la fine di un incantesimo che ci aveva soggiogato, stregato, ammaliato.
Paradossalmente la fine dell'incantesimo ha coinciso con la ripresa della strada della vittoria,di un Milito che con il lecce ha segnato un gol che non avevamo piu' visto segnare in quel modo da tempo...che sia stato per la fine dell'''incantesimo'' che aveva stregato la ''pazza''?? ora non si puo' che continuare ....a Vincere !!
...e Milito a segnare .....W Inter W noi " Alla faccia di chi ci voleva in Serie B; nelle ultime 5 partite l'Inter ha il miglior rendimento d'Italia: tutte vittorie e una sola sconfitta in una rocambolesca partita contro l'Udinese. L'Inter che vince 3 partite di fila, cosa che non succedeva da parecchio tempo. Forse è un segno ,(La fine della maledizione dello scudo dorato) e se qualcosa sta cambiando il merito è soprattutto di Claudio Ranieri, non ho sempre condiviso alcune sue scelte (che alla fine si sono rivelate vincenti) , e come me credo tutti gli Interisti. Lui ha saputo dare una forte scossa , sia nel morale, sia sul piano tecnico, apprezzo e condivido la scelta di dare spazio ai giovani , che così hanno modo di crescere, giocando assieme a gente di carisma e qualità come Zanetti e Cambiasso. Un personaggio come Claudio Ranieri era proprio quello che serviva all'Inter, ha saputo portare serenità, stabilità e spirito vincente a questa Inter,(e copertura mediatica), che soffre, ma vince, che in questo momento è l' unica cosa che conta. Lui stesso ha ribadito che per il bel gioco bisognerà aspettare, intanto conta risalire in classifica e cercare di non perdere il contatto con le zone che contano. Per questo dobbiamo dire grazie a tutti: a Nagatomo, a Julio Cesar che in più occasioni ha difeso il risultato, a Faraoni che nel suo piccolo sta facendo da esempio a tutti dimostrando di voler meritare davvero questa maglia, un altro merito è da riconoscere alla Curva Nord e a tutti i tifosi che sono sempre stati vicini all'Inter anche nei momenti difficili, ma soprattutto, come già detto prima un grandissimo e meritato "grazie" và a Claudio Ranieri che è stato capace di dare la svolta a questa Inter che sta rinascendo.....e per ora ...Buone Feste.
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giovedì 22 dicembre 2011
giovedì 8 dicembre 2011
IL SILENZIO.....DEGLI INNOCENTI(TIFOSI)...fino a oggi
Forse quella contro il Cska Mosca era la sconfitta più annunciata, per quanto sia arrivata solo nei minuti conclusivi e al termine di un match decisamente sfortunato per l'Inter, 9° k.o. della formazione nerazzurra in questa stagione, un bilancio a dir poco incredibile che reclama interventi urgenti..... I primi arriveranno dall'infermeria , forse già sabato contro la Fiorentina rivedremo giocatori come Sneijder e Maicon, le cui assenze si sono sentite eccome,da gennaio, è lecito attendersi qualche nuovo innesto che dia freschezza al gruppo, logoro e indebolito da anni sempre al top, e da un calendario asfissiante. I nomi che circolano sono tanti,troppi, enon tutti forse all'altezza, molti nascono più dalle pagine dei giornali e da internet che dai summit della dirigenza.
Come molti tifosi interisti, però, sono rimasto sorpreso dal prossimo trasferimento al Milan di Carlos Tevez, un attaccante in grado di fare la differenza. La scorsa estate un cartellino da 45 milioni era proibitivo, ma la realtà di questi giorni imponeva una decisione rapida , per il bene della squadra: Tevez in rottura con il City e in saldo per rinforzarsi subito, invece, l'Apache va al Milan. Classifica davanti agli occhi, a chi sarebbe servito l' ex Cityzen? Risposta scontatissima,inpiegabile assenza.La sconsolante sensazione è poi diventata realtà, quando Moratti ha ammesso di aver pensato a Tevez ma di aver mollato la presa per questioni economiche: "Non ho rimpianti perché i termini proposti al Milan, che sono gli stessi proposti a noi, non li riteniamo accettabili". Frase durissima da accettare. Anche perché Galliani dopo aver trovato l'intesa con l'agente ha sbandierato che il giocatore, per andare al Milan, ha rinunciato a parte dell'ingaggio. Peccato che prima Tevez aveva pensato all'Inter.
Resta il fatto che i 'cugini' si possono permettere certi termini economici e noi no. Ergo, il FFP interessa solo Noi ? Oppure il nostro bilancio e potere economico è decisamente inferiore rispetto al resto del mondo calcistico, che comunque di ingaggi ricchi ne paga come noi. Diciamo che il FFP è un regolamento serissimo, ma solo per chi ha l'ambizione di disputare le coppe europee. Di questo passo i nostri sacrifici saranno inutili. Le dichiarazioni del presidente sull'operazione Tevez sono un' ammissione di impotenza finanziaria. Abbiamo poco da spendere, è limpido, nemmeno un campione a prezzi di saldo è alla nostra portata. Perciò, cosa dovremmo attenderci a gennaio? I nostri 'acquisti' principali saranno quelli che l'infermeria ha trattenuto più del dovuto o poco più.
Sognare il fuoriclasse è ormai fuori luogo, non ci resta che sperare nell'arrivo di gente motivata, fresca e fisicamente all'altezza, che possa contribuire alla salvezza, perche' e' questo che per il momento il vero obbiettivo. L'epoca dei grandi acquisti sembra ormai finita, il FFP è solo uno dei motivi per cui ci si trova in questa condizione di ristrettezze finanziarie. Mi spiace soprattutto perché da qaltre parti noto investimenti e operazioni intelligenti, che richiedono comunque spese. Per questo mi chiedo come mai solo l'Inter si trova in questa situazione di deficit che impone risparmi su tutto e a tutti(o solo a noi). E ripensando alla sconfitta contro il Cska....... non è che il mancato introito di 800 mila euro per la vittoria nell'ultima partita del gruppo B di Champions ci costringerà a cambiare nuovamente strategie di mercato? battuta o verita' ?Mi auguro di essere smentito, ma se così non fosse, chiedo alla società di comunicare chiaramente quali sono le sue intenzioni e i progetti. Se ridimensionamento deve essere ce lo dicano, almeno ci si mette il cuore in pace. La ricostruzione richiede pazienza. Ma è giusto nei confronti dei tifosi non menare il can per l'aia e inviare il messaggio chiaro.
giovedì 10 novembre 2011
CONDANNA IN PRIMO GRADO : PRIME TIMIDE REAZIONI INTERISTE !!!!
Vergogna bianconera
14 luglio 2006 – juventopoli(primo grado) – Retrocessione in Serie B con 30 punti di penalizzazione 25 luglio 2006 – juventopoli(secondo grado) – Retrocessione in Serie B con 17 punti di penalizzazione 27 ottobre 2006 – juventopoli(ar...bitrato del CONI) – Retrocessione in Serie B con 9 punti di penalizzazione 18 giugno 2008 – juventopoli(secondo filone di indagini) – La Juve versa 300 mila euro nella casse della FIGC, patteggiando l’accusa di aver utilizzato schede svizzere per contattare designatori e arbitri. 16 giugno 2011 – Moggi e Giraudo radiati dal mondo del calcio. 9 luglio 2011 – juventopoli(secondo grado) – confermata la radiazione di Moggi e Giraudo. 18 luglio 2011 – Respinto l’esposto della Juve alla FIGC contro lo Scudetto 2006 assegnato all’Inter. 19 marzo 2008 – Respinto il ricorso al TAR del Lazio di Moggi contro la squalifica in ambito sportivo. 22 maggio 2008 – Respinto il ricorso al TAR del Lazio presentato da “Ego di Napoli” e “Giùlemanidallajuve” contro l’assegnazione dello scudetto 2006 all’Inter. 8 gennaio 2009 – GEA (primo grado) – Moggi condannato a 1 anno e 6 mesi di carcere per violenza privata. 14 dicembre 2009 – Calciopoli (primo grado, rito abbreviato) – Giraudo condannato a 3 anni di carcere per frode sportiva e associazione a delinquere. 8 febbraio 2011 – Respinto il ricorso al TAR del Lazio presentato da “Giùlemanidallajuve”: l’associazione è condannata a pagare un risarcimento a Federcalcio, CONI e Inter. 25 marzo 2011 – GEA (secondo grado) – Moggi condannato a 1 anno di carcere per violenza privata. 8 novembre 2011 – Luciano Moggi (ex dg Juve) – 5 anni e 4 mesi, interdizione in perpetuo dai pubblici uffici. Daspo di 5 anni. Leonardo Meani (ex addetto agli arbitri Milan) – 1 anno e 20mila euro di multa. RINGRAZIAMO ANTOLINI VALERIO PER IL VIDEO !!!!
Durata: 2:50
martedì 8 novembre 2011
CONDANNATO !!!!!
Moggi condannato a 5 anni e 4 mesi x associazione a delinquere e frode sportiva a napoli. Condannati anche pairetto e meani. Ancora una volta ribadita la loro infame condotta e la sacrosanta retrocessione della juventus !!! E ORA NOI PRESCRITTI DA CHE COSA ???? DAL FUMO !!!!
La scure del primo grado del processo di Napoli in un giorno che per molti italiani sa di liberazione, e arriva la sentenza più attesa: Calciopoli non fa rima con Farsopoli. Anzi.
E' durata anni, anni, in cui ne sono state dette di tutti i colori. Si è detto tutto e il contrario di tutto. Ma in fondo come stupirsi di un paese, come quello italiano ?? Nessuno stupore, dunque, soltanto mera presa d'atto. Lo slogan che più è andato di moda è il 'Così fan tutti': il tentativo della così detta Cupola è stato quello di scagionarsi non tanto per non aver commesso reato, quanto perché, a guardar bene, il loro comportamento era condiviso dalla totalità degli attori del mondo pallonaro. Come ci ha spesso ricordato l'ottimo Marco Travaglio (juventino), la tesi accusatoria voleva essere distrutta con l'assunto che 'un ladro più un ladro fa zero ladri'. E invece, com'è logico che sia: un ladro più un ladro fa due ladri. In questo caso, ben più d'uno.
Il tentativo, gofffo di mischiare le carte si è arenato sempre sul nascere. Dalla 'madre di tutte le intercettazioni' a quella del 'favorire chi sta dietro': clamorosi autogol. Si diceva, dentro la Cupola tutti i partecipanti a quel tavolo a cui faceva riferimento non più di qualche mese fa il presidente nerazzurro Moratti: da Moggi ai fratelli Della Valle, da Pairetto a Meani, passando per Bergamo, Mazzini, De Santis, Racalbuto, Bergamo ecc, ecc.
Mi chiedo: c'era davvero bisogno di tutta questa vera farsa? di mistificazioni della verita' ,di opinionisti indirizzati,e orientati?? C'era davvero necessità di carte, scartoffie e intercettazioni? Non bastava vedere l'andamento di quei campionati? Penso proprio che nemmeno un cieco avrebbe potuto non vedere l'andazzo tanto palese dei tornei.
E spiegate a Tutti gli imbecilli che tirano in ballo nella vicenda, Giacinto Facchetti,che con questi qui, non aveva proprio nulla a che fare. Facchetti è il simbolo di un club onesto, pulito, integro. Una società che fa rodere il fegato a tanti, anche quando perde. Perché si può perdere sul campo, ma mai al di fuori. Facchetti era l' alfiere nerazzurro, che ha tentato di difendere in ogni modo la sua famiglia. Perché Facchetti viveva e ha vissuto il mondo del calcio, un mondo popolato da tante sue facce, ma mai quella che gli e' stata incollata. Ha sofferto per la sua Inter, ha lottato per la sua Inter. Un uomo sbagliato per questo mondo ostile? Io credo che nessuno meglio di lui avrebbe potuto incarnare quel ruolo di alfiere. Anzi, dico che era l'uomo giusto nel momento giusto. Facchetti è vivo, perché è dentro di noi. E' dentro il nostro modo di guardare alle vicende della vita, ci ha trasmesso i suoi valori.
E a voi, voi che rivolete due scudetti, io vi dico che noi rivogliamo indietro anni e anni di truffe. Anni di soprusi e sbeffeggi....ANZI NO !!! FATEVELA SOLAMENTE FINITA !!!
La scure del primo grado del processo di Napoli in un giorno che per molti italiani sa di liberazione, e arriva la sentenza più attesa: Calciopoli non fa rima con Farsopoli. Anzi.
E' durata anni, anni, in cui ne sono state dette di tutti i colori. Si è detto tutto e il contrario di tutto. Ma in fondo come stupirsi di un paese, come quello italiano ?? Nessuno stupore, dunque, soltanto mera presa d'atto. Lo slogan che più è andato di moda è il 'Così fan tutti': il tentativo della così detta Cupola è stato quello di scagionarsi non tanto per non aver commesso reato, quanto perché, a guardar bene, il loro comportamento era condiviso dalla totalità degli attori del mondo pallonaro. Come ci ha spesso ricordato l'ottimo Marco Travaglio (juventino), la tesi accusatoria voleva essere distrutta con l'assunto che 'un ladro più un ladro fa zero ladri'. E invece, com'è logico che sia: un ladro più un ladro fa due ladri. In questo caso, ben più d'uno.
Il tentativo, gofffo di mischiare le carte si è arenato sempre sul nascere. Dalla 'madre di tutte le intercettazioni' a quella del 'favorire chi sta dietro': clamorosi autogol. Si diceva, dentro la Cupola tutti i partecipanti a quel tavolo a cui faceva riferimento non più di qualche mese fa il presidente nerazzurro Moratti: da Moggi ai fratelli Della Valle, da Pairetto a Meani, passando per Bergamo, Mazzini, De Santis, Racalbuto, Bergamo ecc, ecc.
Mi chiedo: c'era davvero bisogno di tutta questa vera farsa? di mistificazioni della verita' ,di opinionisti indirizzati,e orientati?? C'era davvero necessità di carte, scartoffie e intercettazioni? Non bastava vedere l'andamento di quei campionati? Penso proprio che nemmeno un cieco avrebbe potuto non vedere l'andazzo tanto palese dei tornei.
E spiegate a Tutti gli imbecilli che tirano in ballo nella vicenda, Giacinto Facchetti,che con questi qui, non aveva proprio nulla a che fare. Facchetti è il simbolo di un club onesto, pulito, integro. Una società che fa rodere il fegato a tanti, anche quando perde. Perché si può perdere sul campo, ma mai al di fuori. Facchetti era l' alfiere nerazzurro, che ha tentato di difendere in ogni modo la sua famiglia. Perché Facchetti viveva e ha vissuto il mondo del calcio, un mondo popolato da tante sue facce, ma mai quella che gli e' stata incollata. Ha sofferto per la sua Inter, ha lottato per la sua Inter. Un uomo sbagliato per questo mondo ostile? Io credo che nessuno meglio di lui avrebbe potuto incarnare quel ruolo di alfiere. Anzi, dico che era l'uomo giusto nel momento giusto. Facchetti è vivo, perché è dentro di noi. E' dentro il nostro modo di guardare alle vicende della vita, ci ha trasmesso i suoi valori.
E a voi, voi che rivolete due scudetti, io vi dico che noi rivogliamo indietro anni e anni di truffe. Anni di soprusi e sbeffeggi....ANZI NO !!! FATEVELA SOLAMENTE FINITA !!!
domenica 30 ottobre 2011
IL CREPUSCOLO DEGLI DEI
Una sconfitta che fa male. Una sconfitta che cancella tutto ciò che di buono si era fatto nei giorni precedenti.
Il trittico Chievo - Atalanta - Juve, avrebbe dovuto portare piu' punti in cascina invece sono solo 4.
Sulla partita...., i bianconeri hanno fatto la loro gara subendo per i primi 15 minuti e poi agendo come faceva l'Inter di qualche tempo fa, con ripartenze ciniche e pericolose.
Il punto cruciale della gara è stata la non compatezza dell'Inter. I bianconeri si sono mossi, concentrando i dieci giocatori di movimento in un fazzoletto di 30 metri di campo.
Posizioni occupate in maniera perfetta, non permettendo all'Inter di ripartire e di servire facilmente i suoi attaccanti.
La Juventus si e' dimostrata più squadra dell'Inter e lo si capisce anche dalla coralità con cui costruiscono.
Il gol dei nerazzurri invece è frutto di una giocata di due singoli, Sneijder e Maicon, che è bravissimo ad insaccare con un tiro al fulmicotone.
Nelle gambe dei nerazzurri c'e' poca benzina e nella testa poche idee. Non attacchiamo mai i portatori di palla juventina, che nello stretto ci rendono la vita difficile, sopratutto a centrocampo.
La Juve del secondo tempo non ha neanche la necessità di forzare.
Al 70' poi imbarazzante lo scambio di passaggi a centrocampo tra Pirlo e Marchisio che riescono a farecinque passaggi di fila a 3 metri di distanza, senza che nessun giocatore nerazzurro li contrasti.
All'ingresso del ''vecchio'' centrocampo (stankovic,cambiaso,zanetti), tutti e tre non riescono a togliere palla
ad un solo giocatore bianconero che se li beve....Si sarebbe fatta più bella figura a ritornare mestamente negli spogliatoi, risparmiandoci gli ultimi venti minuti di nulla.
Se a qualcuno mancava la certezza, eccola arrivata.
Diciamo addio allo Scudetto e pensiamo a rendere dignitoso questo campionato.
La Champions fa storia a se, ma non bisogna illudersi per essere primi in un girone non certo irresistibile.
Troppi 11 punti da recuperare nonostante siamo ancora a Ottobre, troppi 11 punti in soli 2 mesi di campionato,troppo pochi 8 punti per non cominciare a preoccuparsi sul serio.
L'illusione di poter riaprire il campionato è durata 10 minuti, quanto intercorso tra il gol di Maicon e il definitivo raddoppio di Marchisio. L'illusione invece di poter vedere correre gente come Cambiasso, Stankovic e compagnia bella non è neanche sorta di fronte al dinamismo dei mediani bianconeri.
Signori e signore...la festa e' finita.
Una sconfitta che fa male. Una sconfitta che cancella tutto ciò che di buono si era fatto nei giorni precedenti.
Il trittico Chievo - Atalanta - Juve, avrebbe dovuto portare piu' punti in cascina invece sono solo 4.
Sulla partita...., i bianconeri hanno fatto la loro gara subendo per i primi 15 minuti e poi agendo come faceva l'Inter di qualche tempo fa, con ripartenze ciniche e pericolose.
Il punto cruciale della gara è stata la non compatezza dell'Inter. I bianconeri si sono mossi, concentrando i dieci giocatori di movimento in un fazzoletto di 30 metri di campo.
Posizioni occupate in maniera perfetta, non permettendo all'Inter di ripartire e di servire facilmente i suoi attaccanti.
La Juventus si e' dimostrata più squadra dell'Inter e lo si capisce anche dalla coralità con cui costruiscono.
Il gol dei nerazzurri invece è frutto di una giocata di due singoli, Sneijder e Maicon, che è bravissimo ad insaccare con un tiro al fulmicotone.
Nelle gambe dei nerazzurri c'e' poca benzina e nella testa poche idee. Non attacchiamo mai i portatori di palla juventina, che nello stretto ci rendono la vita difficile, sopratutto a centrocampo.
La Juve del secondo tempo non ha neanche la necessità di forzare.
Al 70' poi imbarazzante lo scambio di passaggi a centrocampo tra Pirlo e Marchisio che riescono a farecinque passaggi di fila a 3 metri di distanza, senza che nessun giocatore nerazzurro li contrasti.
All'ingresso del ''vecchio'' centrocampo (stankovic,cambiaso,zanetti), tutti e tre non riescono a togliere palla
ad un solo giocatore bianconero che se li beve....Si sarebbe fatta più bella figura a ritornare mestamente negli spogliatoi, risparmiandoci gli ultimi venti minuti di nulla.
Se a qualcuno mancava la certezza, eccola arrivata.
Diciamo addio allo Scudetto e pensiamo a rendere dignitoso questo campionato.
La Champions fa storia a se, ma non bisogna illudersi per essere primi in un girone non certo irresistibile.
Troppi 11 punti da recuperare nonostante siamo ancora a Ottobre, troppi 11 punti in soli 2 mesi di campionato,troppo pochi 8 punti per non cominciare a preoccuparsi sul serio.
L'illusione di poter riaprire il campionato è durata 10 minuti, quanto intercorso tra il gol di Maicon e il definitivo raddoppio di Marchisio. L'illusione invece di poter vedere correre gente come Cambiasso, Stankovic e compagnia bella non è neanche sorta di fronte al dinamismo dei mediani bianconeri.
Signori e signore...la festa e' finita.
mercoledì 26 ottobre 2011
Allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” finisce 1 a 1 con l'Atalanta.
Un pareggio, tra luci e ombre.
Partiamo dalle prime. Zarate sta dimostrando di entrare sempre di più nei meccanismi del gioco e si sta mettendo a disposizione delle esigenze
del gruppo,il tutto lascia ben sperare per il futuro; La capacità di Sneijder di essere un giocatore dalle grandi doti e un leader capace di prendere per mano i compagni;
Un Lucio disciplinato che, in attesa del suo vero partner di ruolo Walter Samuel, tiene in linea di galleggiamento un reparto che in alcuni momenti soffre ancora troppo;
Infine,la condizione atletica è sembrata migliore rispetto alle ultime uscite: contro una squadra in forma e dall’età media nettamente inferiore,
i nostri calciatori hanno corso fino alla fine riuscendo a controbattere in modo efficace.
A questi dati positivi fanno da contraltare alcuni aspetti particolarmente negativi. Iniziamo da quello più evidente e preoccupante: la clamorosa involuzione di Milito.
Il bomber argentino è l’ombra di se stesso e anche a Bergamo è stato protagonista in negativo.
Dopo aver perso Eto’o, con gli acerbi Coutinho, Castaignos e Alvarez , è dura pensare a una rimonta coni soli Zarate e Pazzini a reggere sulle proprie spalle il peso
di tutto l’attacco.
Moratti, in seguito alle ultime riunioni ha deciso di acquistare durante il mercato di gennaio, Kucka, ma se le cose dovessero continuare in questo modo
certe scelte andranno riviste.
La serata di Bergamo va in archivio con altre due gravi insufficienze, la prima è la prestazione di un Christian Chivu
capace di: perdere in modo ingenuo Denis sull’azione del loro gol, sbagliare tanti disimpegni e provocare il calcio di rigore,dubbio...
ma frutto di un intervento ingenuo, poi ottimamente parato da Castellazzi.
Sul banco degli imputati sale anche Ranieri, diciamocelo: In una partita molto complicata non schierare dall’inizio il miglior attaccante del momento
e storicamente cecchino infallibile contro gli orobici (Il Pazzo)e sostituire un brillante Zarate lasciando in campo uno spento Milito,
ci fa dire che Sor Claudio non ha vissuto una delle migliori serate.
Sabato arriva la capolista Juventus e la voglia di incamerare i tre punti deve superare qualsiasi problema.
I ragazzi devono gettare il cuore oltre l'ostacolo. E’ la classifica che ce lo chiede. E’ la storia che ce lo impone.
Un pareggio, tra luci e ombre.
Partiamo dalle prime. Zarate sta dimostrando di entrare sempre di più nei meccanismi del gioco e si sta mettendo a disposizione delle esigenze
del gruppo,il tutto lascia ben sperare per il futuro; La capacità di Sneijder di essere un giocatore dalle grandi doti e un leader capace di prendere per mano i compagni;
Un Lucio disciplinato che, in attesa del suo vero partner di ruolo Walter Samuel, tiene in linea di galleggiamento un reparto che in alcuni momenti soffre ancora troppo;
Infine,la condizione atletica è sembrata migliore rispetto alle ultime uscite: contro una squadra in forma e dall’età media nettamente inferiore,
i nostri calciatori hanno corso fino alla fine riuscendo a controbattere in modo efficace.
A questi dati positivi fanno da contraltare alcuni aspetti particolarmente negativi. Iniziamo da quello più evidente e preoccupante: la clamorosa involuzione di Milito.
Il bomber argentino è l’ombra di se stesso e anche a Bergamo è stato protagonista in negativo.
Dopo aver perso Eto’o, con gli acerbi Coutinho, Castaignos e Alvarez , è dura pensare a una rimonta coni soli Zarate e Pazzini a reggere sulle proprie spalle il peso
di tutto l’attacco.
Moratti, in seguito alle ultime riunioni ha deciso di acquistare durante il mercato di gennaio, Kucka, ma se le cose dovessero continuare in questo modo
certe scelte andranno riviste.
La serata di Bergamo va in archivio con altre due gravi insufficienze, la prima è la prestazione di un Christian Chivu
capace di: perdere in modo ingenuo Denis sull’azione del loro gol, sbagliare tanti disimpegni e provocare il calcio di rigore,dubbio...
ma frutto di un intervento ingenuo, poi ottimamente parato da Castellazzi.
Sul banco degli imputati sale anche Ranieri, diciamocelo: In una partita molto complicata non schierare dall’inizio il miglior attaccante del momento
e storicamente cecchino infallibile contro gli orobici (Il Pazzo)e sostituire un brillante Zarate lasciando in campo uno spento Milito,
ci fa dire che Sor Claudio non ha vissuto una delle migliori serate.
Sabato arriva la capolista Juventus e la voglia di incamerare i tre punti deve superare qualsiasi problema.
I ragazzi devono gettare il cuore oltre l'ostacolo. E’ la classifica che ce lo chiede. E’ la storia che ce lo impone.
L'OCCHIO NERAZZURRO |
A proposito di...
Fischiare un rigore contro l'Inter? Ormai si dà di rigore, con rigore.
La realtà è sotto gli occhi di tutti , domenica dopo domenica, diventa imbarazzante per chi vuole recitare un ruolo da protagonista.
La lista comincia a diventare lunga, soprattutto se si pensa che siamo solo all'ottava giornata:
Bergonzi a Novara, Tagliavento a Bologna, Rocchi col Napoli, Orsato a Catania e Valeri a Bergamo.
Incredibile !!!.
Non tanto per la quantità, che lascia comunque basiti, quanto per la qualità: di quelli elencati nemmeno uno ha la certezza di essere giusto.
Impietriti.
A Novara Morimoto si porta dietro Ranocchia; a Bologna Portanova 'sviene' sfiorato da Samuel;
Napoli : il contatto Maggio-Obi avviene fuori area; Catania... Bergessio simula un aggancio di Castellazzi che non c'è;
a Bergamo Marilungo e Chivu si trattengono vicendevolmente ed e' Marilungo che va sulla corsa di Chivu inciampando sulle sue gambe.
Valeri sbaglia di grosso: testimonianza ne è la lunga indecisione che accorda il tiro dagli undici metri.
Questo per rimanere ai rigori contro i nerazzurri, ma ci sono anche quelli non concessi a favore, altrettanto clamorosi.
Si parte da Palermo; Migliaccio 'para' sulla linea un tiro di Milito,Roma; Burdisso frana addosso a Sneijder,
e con Frey che devia col braccio un tiro di Stankovic e con Zarate bloccato da Masiello a palla lontana
( ma.... con il metro di giudizio utilizzato in seguito...).
La situazione è complicata e la partita con la Juventus forse arriva nel momento sbagliato.
Fischi arbitrali permettendo.
Fischiare un rigore contro l'Inter? Ormai si dà di rigore, con rigore.
La realtà è sotto gli occhi di tutti , domenica dopo domenica, diventa imbarazzante per chi vuole recitare un ruolo da protagonista.
La lista comincia a diventare lunga, soprattutto se si pensa che siamo solo all'ottava giornata:
Bergonzi a Novara, Tagliavento a Bologna, Rocchi col Napoli, Orsato a Catania e Valeri a Bergamo.
Incredibile !!!.
Non tanto per la quantità, che lascia comunque basiti, quanto per la qualità: di quelli elencati nemmeno uno ha la certezza di essere giusto.
Impietriti.
A Novara Morimoto si porta dietro Ranocchia; a Bologna Portanova 'sviene' sfiorato da Samuel;
Napoli : il contatto Maggio-Obi avviene fuori area; Catania... Bergessio simula un aggancio di Castellazzi che non c'è;
a Bergamo Marilungo e Chivu si trattengono vicendevolmente ed e' Marilungo che va sulla corsa di Chivu inciampando sulle sue gambe.
Valeri sbaglia di grosso: testimonianza ne è la lunga indecisione che accorda il tiro dagli undici metri.
Questo per rimanere ai rigori contro i nerazzurri, ma ci sono anche quelli non concessi a favore, altrettanto clamorosi.
Si parte da Palermo; Migliaccio 'para' sulla linea un tiro di Milito,Roma; Burdisso frana addosso a Sneijder,
e con Frey che devia col braccio un tiro di Stankovic e con Zarate bloccato da Masiello a palla lontana
( ma.... con il metro di giudizio utilizzato in seguito...).
La situazione è complicata e la partita con la Juventus forse arriva nel momento sbagliato.
Fischi arbitrali permettendo.
giovedì 20 ottobre 2011
LA VIE EN...LILLE
...a patto che......
Tre importantissimi punti,che danno morale , che ci catapultano in testa alla classifica del girone di champion ,
ma che ci impone l'ennesima analisi nei dettagli di quanto abbiamo visto martedì sera,
per noi che..ABBIAMO L'INTER NEL CUORE.
Nell’ambito degli aspetti positivi quello più importante è l’aver terminato l’incontro senza subire gol,
basta pensare che nelle precedenti 9 gare ufficiali era accaduto una sola volta (0-0 con la Roma) e che in trasferta è la prima volta che accade.
Da segnalare anche le prestazioni di alcuni singoli che dovranno recitare un ruolo fondamentale nella auspicata risalita,
citiamo: Julio Cesar che ha detto no ai francesi nei momenti delicati dell’incontro; Pazzini...se non segna lui...; Chivu ,su cui poter contare
anche come centrale difensivo; gli spunti di Zarate, ancora non continuo, ma molto utili nel proseguo della stagione.
Insomma, tutto bene? Non proprio. La squadra ha sofferto troppo.
Il tabellino ci mostra impietoso come i francesi avrebbero meritato qualcosa in più per via dei 11 tiri fatti contro i 4 nostri, e dei 11 corner contro i 3 nostri, il possesso palla dice 60% Lilla e 40% Inter.
Quest’ultimo dato ha un significato relativo perché evidentemente Ranieri ha impostato la partita in questo modo, ma, come abbiamo scritto in precedenza le parate di Julio Cesar hanno avuto un peso decisivo sul risultato finale.
Mi auguro che il ricostituente che abbiamo preso a Lille possa risvegliare un orgoglio apparso un poco affievolito rispetto a cio' che era.Diciamolo pure: è normale che squadre come Juve o Napoli, vista la lunga assenza dal calcio che conta e dalle vittorie, abbiano una fame maggiore di noi , che veniamo invece dalle leggendarie vittorie degli ultimi lustri. Però, nonostante gli infortuni e l’età avanzata di alcuni protagonisti, rimango fermamente convinto che la squadra più forte e' la nostra, nonostante tutte le variabili negative con cui abbiamo dovuto fare i conti,siano lì a dimostrarcelo, almeno in Italia, ce la giochiamo comunque con chiunque e si può ancora vincere tanto. Qualcosa a livello mentale deve continuare a cambiare o tornare, e Ranieri, che ne ha le capacità, deve essere in grado di accompagnare il gruppo in quella direzione, dopo lo stato confusionale di questi mesi.
...a patto che......
Tre importantissimi punti,che danno morale , che ci catapultano in testa alla classifica del girone di champion ,
ma che ci impone l'ennesima analisi nei dettagli di quanto abbiamo visto martedì sera,
per noi che..ABBIAMO L'INTER NEL CUORE.
Nell’ambito degli aspetti positivi quello più importante è l’aver terminato l’incontro senza subire gol,
basta pensare che nelle precedenti 9 gare ufficiali era accaduto una sola volta (0-0 con la Roma) e che in trasferta è la prima volta che accade.
Da segnalare anche le prestazioni di alcuni singoli che dovranno recitare un ruolo fondamentale nella auspicata risalita,
citiamo: Julio Cesar che ha detto no ai francesi nei momenti delicati dell’incontro; Pazzini...se non segna lui...; Chivu ,su cui poter contare
anche come centrale difensivo; gli spunti di Zarate, ancora non continuo, ma molto utili nel proseguo della stagione.
Insomma, tutto bene? Non proprio. La squadra ha sofferto troppo.
Il tabellino ci mostra impietoso come i francesi avrebbero meritato qualcosa in più per via dei 11 tiri fatti contro i 4 nostri, e dei 11 corner contro i 3 nostri, il possesso palla dice 60% Lilla e 40% Inter.
Quest’ultimo dato ha un significato relativo perché evidentemente Ranieri ha impostato la partita in questo modo, ma, come abbiamo scritto in precedenza le parate di Julio Cesar hanno avuto un peso decisivo sul risultato finale.
L’Impressione è che contro il Chievo ci vorrà tutto un altro approccio alla gara,soprattutto a livello mentale.
La squadra ha saputo coprire abbastanza bene gli spazi e ha svolto il compito assegnatole, di piu' al momento non puo', ha gestito il match dopo la serie di brutte cadute e questo comunque è un passo avanti. L'inter può fare ancora bene in Europa , e anche in campionato, con la determinazione e la consapevolezza dei propri mezzi,( dimenticando il passato recente, perche' non stacchiamo anticipatamente quel simbolo di campioni del mondo?? ) degli undici che scendono in campo.Mi auguro che il ricostituente che abbiamo preso a Lille possa risvegliare un orgoglio apparso un poco affievolito rispetto a cio' che era.Diciamolo pure: è normale che squadre come Juve o Napoli, vista la lunga assenza dal calcio che conta e dalle vittorie, abbiano una fame maggiore di noi , che veniamo invece dalle leggendarie vittorie degli ultimi lustri. Però, nonostante gli infortuni e l’età avanzata di alcuni protagonisti, rimango fermamente convinto che la squadra più forte e' la nostra, nonostante tutte le variabili negative con cui abbiamo dovuto fare i conti,siano lì a dimostrarcelo, almeno in Italia, ce la giochiamo comunque con chiunque e si può ancora vincere tanto. Qualcosa a livello mentale deve continuare a cambiare o tornare, e Ranieri, che ne ha le capacità, deve essere in grado di accompagnare il gruppo in quella direzione, dopo lo stato confusionale di questi mesi.
sabato 15 ottobre 2011
CATANIA - INTER
OGNI ALTRO COMMENTO E' SUPERFLUO E DELETERIO.....
Castellazzi 6,5: Il gol di Almiron è una perla (lui resta immobile, ma non è che il tuffo scenografico avrebbe cambiato l'esito dell'azione). Per il resto tiene a galla l'Inter dopo il 2-1.spettacoloso sull'uno contro uno che evita un passivo piu' pesante.
Maicon 6: Capisci che la situazione è preoccupante quando Maicon diventa regista, uomo assist e unico sbocco della squadra. EBBENE LA SITUAZIONE E' PREOCCUPANTE anche perche' gioca con la solita....allegria difensiva. Gli unici spunti comunque arrivano da lui, compreso il cross del gol.
Lucio 4,5: Classe 1978, rinnovo biennale nell'estate del 2011. Non ci siamo proprio. Le sue uscite palla al piede, se non c'è il conseguente recupero in caso di palla persa, diventano autentici suicidi.
Samuel 5: Lui e Lucio hanno giocato insieme un'infinità di partite, eppure i meccanismi sembrano ben più che arrugginiti. Difesa a tre, a quattro, non cambia nulla: dietro si balla da morire.per i due vale : aah il logorio dell'eta'!!!
Nagatomo 6: E' l'unico dietro che regge il ritmo dei piccoletti catanesi, Gomez su tutti. Partita quasi solo difensiva.
Zanetti 6: Con lui e Cambiasso in mezzo la squadra perde inevitabilmente in ritmo. In questo momento l'Inter può permettersi o lui o Cambiasso, ma accanto ci deve essere uno con quattro polmoni (e non è che in rosa abbondino, Obi a parte).
Cambiasso 6: Il gol è meraviglioso, ma anche il Cuchu è un essere umano e nella ripresa cala in maniera clamorosa. Anzi no, non è affatto clamorosa, basta leggere la carta d'identità.
Muntari 3: La dimostrazione empirica che Josè Mourinho non è infallibile. Lo ripeto per chi non avesse capito: preso come seconda scelta!! e non siamo riusciti a sbolognarlo !! Involuzione continua, tecnica e fisica.
Stankovic 4: Il campo non aiuta la precisione, però il serbo e' inesistente. Era al rientro, difficile chiedere di più.
Pazzini 5: Il tallone non gli dà tregua. Di fatto non tocca palla.
Milito 5,: Si batte e si sbatte, provando a fare lui da spalla a Pazzini. Si allarga, viene incontro, prova addirittura a sprintare sulla fascia. Tutte caratteristiche non sue, e infatti ne esce una partita modesta.sbiadito!!
Alvarez np: Qualcuno prima o poi ci spiegherà questa operazione? Che partite del Velez hanno visto gli osservatori dell'Inter? Alvarez gioca nella nazionale argentina, insomma qualcosa dovrà pur saper fare. Sta diventando un mistero.
Zarate 5: Ininfluente, ed è grave per chi verrebbe a costare 18 milioni di euro solo tra qualche mese.
Cordoba 6: Nota lieta. Non è detto che il suo rientro non possa essere più utile di quel che pensiamo...ma anche lui...carta d'identita' canta !!
Ranieri 6: La rosa è ridotta all'osso, il materiale umano quello è, c'è poco da inventare. Le iniezioni di adrenalina che prova a dare in conferenza stampa non possono bastare sul campo. Non può fare miracoli, ma può parlare chiaro con la dirigenza. Così non va !!.
E COMUNQUE PER IL RIGORE ...FA RIFERIMENTO IL POST PRECEDENTE .
Maicon 6: Capisci che la situazione è preoccupante quando Maicon diventa regista, uomo assist e unico sbocco della squadra. EBBENE LA SITUAZIONE E' PREOCCUPANTE anche perche' gioca con la solita....allegria difensiva. Gli unici spunti comunque arrivano da lui, compreso il cross del gol.
Lucio 4,5: Classe 1978, rinnovo biennale nell'estate del 2011. Non ci siamo proprio. Le sue uscite palla al piede, se non c'è il conseguente recupero in caso di palla persa, diventano autentici suicidi.
Samuel 5: Lui e Lucio hanno giocato insieme un'infinità di partite, eppure i meccanismi sembrano ben più che arrugginiti. Difesa a tre, a quattro, non cambia nulla: dietro si balla da morire.per i due vale : aah il logorio dell'eta'!!!
Nagatomo 6: E' l'unico dietro che regge il ritmo dei piccoletti catanesi, Gomez su tutti. Partita quasi solo difensiva.
Zanetti 6: Con lui e Cambiasso in mezzo la squadra perde inevitabilmente in ritmo. In questo momento l'Inter può permettersi o lui o Cambiasso, ma accanto ci deve essere uno con quattro polmoni (e non è che in rosa abbondino, Obi a parte).
Cambiasso 6: Il gol è meraviglioso, ma anche il Cuchu è un essere umano e nella ripresa cala in maniera clamorosa. Anzi no, non è affatto clamorosa, basta leggere la carta d'identità.
Muntari 3: La dimostrazione empirica che Josè Mourinho non è infallibile. Lo ripeto per chi non avesse capito: preso come seconda scelta!! e non siamo riusciti a sbolognarlo !! Involuzione continua, tecnica e fisica.
Stankovic 4: Il campo non aiuta la precisione, però il serbo e' inesistente. Era al rientro, difficile chiedere di più.
Pazzini 5: Il tallone non gli dà tregua. Di fatto non tocca palla.
Milito 5,: Si batte e si sbatte, provando a fare lui da spalla a Pazzini. Si allarga, viene incontro, prova addirittura a sprintare sulla fascia. Tutte caratteristiche non sue, e infatti ne esce una partita modesta.sbiadito!!
Alvarez np: Qualcuno prima o poi ci spiegherà questa operazione? Che partite del Velez hanno visto gli osservatori dell'Inter? Alvarez gioca nella nazionale argentina, insomma qualcosa dovrà pur saper fare. Sta diventando un mistero.
Zarate 5: Ininfluente, ed è grave per chi verrebbe a costare 18 milioni di euro solo tra qualche mese.
Cordoba 6: Nota lieta. Non è detto che il suo rientro non possa essere più utile di quel che pensiamo...ma anche lui...carta d'identita' canta !!
Ranieri 6: La rosa è ridotta all'osso, il materiale umano quello è, c'è poco da inventare. Le iniezioni di adrenalina che prova a dare in conferenza stampa non possono bastare sul campo. Non può fare miracoli, ma può parlare chiaro con la dirigenza. Così non va !!.
E COMUNQUE PER IL RIGORE ...FA RIFERIMENTO IL POST PRECEDENTE .
sabato 8 ottobre 2011
INTER v NAPOLI - le manette parte seconda
MISTER ESPULSO...DA STASERA ..PATENTE DA INTERISTA !!!!!!!
Che dire? Che viene da sorridere ripensando al clamoroso...colpo di teatro... di Aurelio De Laurentiis, che appena vide sul tabellone Inter-Napoli scappò via i urlando contro tutto e tutti, allontanandosi sul motorino di un tizio del luogo dove si stava svolgendo la compilazione dei calendari della serie A, per via dell’impegno troppo pesante dopo una sfida di Champions col Villareal. Non se l’aspettava, molto probabilmente, che da questo doppio impegno sarebbe uscito con due vittorie una più pesante dell’altra. No, non se l'aspettava questa settimana unica, troppo bella forse da non risiedere nemmeno nei sogni dei tifosi del Napoli.Il risultato non ammette repliche, il Napoli ha sbancato San Siro nerazzurra, e si proietta momentaneamente in testa alla classifica.
Che dire? Che viene da sorridere ripensando al clamoroso...colpo di teatro... di Aurelio De Laurentiis, che appena vide sul tabellone Inter-Napoli scappò via i urlando contro tutto e tutti, allontanandosi sul motorino di un tizio del luogo dove si stava svolgendo la compilazione dei calendari della serie A, per via dell’impegno troppo pesante dopo una sfida di Champions col Villareal. Non se l’aspettava, molto probabilmente, che da questo doppio impegno sarebbe uscito con due vittorie una più pesante dell’altra. No, non se l'aspettava questa settimana unica, troppo bella forse da non risiedere nemmeno nei sogni dei tifosi del Napoli.Il risultato non ammette repliche, il Napoli ha sbancato San Siro nerazzurra, e si proietta momentaneamente in testa alla classifica.
Ma è fuor di dubbio che lo spettacolo offerto ieri sera dall’arbitro Rocchi di repliche ne merita eccome: una serie di decisioni a dir poco sconcertanti e orribili hanno influito sull’andamento della gara. Joel Obi, punito con due gialli a dir poco assurdi e un rigore nato da un contrasto nemmeno troppo evidente iniziato fuori dall’area. Quando l'arbitro rocchi ha preferito sorvolare su alcuni interventi, come quello di Zanetti su Lavezzi lanciato in porta, quelli sì davvero passibili di sanzione (va ammesso).
E’ inevitabile, che a un certo punto esploda la rabbia della squadra nerazzurra, che negli ultimi minuti ha dato libero sfogo alla propria indignazione, anche se talvolta con atteggiamenti al di sopra delle righe, come Julio Cesar che rischia l’espulsione andando di petto con l'arbitro, o Cambiasso che incita la folla.... Cose sgradevoli, ma purtroppo legittimate dalla rabbia scaturita da decisioni assurde prese dall'arbitro in quello scorcio di partita; rabbia che poi si trasforma in frustrazione nella ripresa, quando l’Inter non trova più la forza di reagire subendo due gol...figli appunto di schemi saltati..e dalla mancanza di raziocinio. Ma la frittata era fatta, ormai.
Onore al Napoli, ma a noi non resta che fare una cosa, in questo momento c’è da riordinare le idee e mantenere la calma. Perché comunque, fino a quando Rocchi non si è abbattuto su San Siro, l’Inter aveva confermato quei segnali di progresso visti a Bologna e Mosca , con un Maicon che ha avuto un ottimo impatto con la gara nonostante la lunga assenza e un Pazzini che malgrado tutto ha stretto i denti provando a farsi largo contro una difesa azzurra sempre molto attenta. Adesso arriva la pausa, probabilmente l’ideale per sbollire la rabbia di una partita incredibile. Difficile commentare un match vissuto con il vizio capitale dell'arbitro, meno difficile dovrà essere tramutare tanta furia accumulata in energia positiva da scaricare in campo d’ora in poi. GRAZIE ROCCHI !!!
domenica 25 settembre 2011
A VOLTE....RITORNA...
È arrivata finalmente..... LA VITTORIA. Quella giusta...inequivocabile...ad avvisare.... ad ammutolire qualunque cosa sia stata detta sino ad oggi, riguardo a giocatori, al ciclo finito, le critiche di parte..nemica.. nei confronti di un inter che fino a due anni fa era campione d'Europa e che fino a gennaio e' ancora campione ...intercontinentale (a noi piace questa assonanza). Perché i nerazzurri scesi in campo a Bologna sembrano lontanissimi da quelli visti nelle precedenti giornate. A Bologna l'Inter ha dimostrato di possedere ancora un'anima. L'anima, dell'Inter vincente, che non si arrende nemmeno di fronte alle ingiustizie arbitrali. Anzi, preferiamo definirlo errore clamoroso,il rigore che ha permesso ai rossoblù di pareggiare la partita. Una svista, che avrebbe potuto tagliare le gambe all'Inter e che invece l'ha portata a ritrovare forza e orgoglio per tornare a lottare e riprendersi ciò di cui era stata derubata, la vittoria.
Ma questo successo, atteso a lungo in questa stagione appena all'inizio dal popolo nerazzurro, porta indubbiamente la firma del tecnico romano, autore dopo soli tre giorni da quando è arrivato a Milano di un prodigio calcistico. Ranieri mette in campo un'Inter lucida, ordinata, con un 4-4-2 che esalta il gioco degli attaccanti nerazzurri e ottimo a tamponare le offensive del Bologna. Roba che sembra quasi non si veda da secoli. Pochi i pericoli avanzati verso la porta di Julio Cesar, a parte quel Di Vaio dimenticato nel primo tempo che ha graziato, tirando fuori, Julio cesar. Difesa mai in affanno e smarrita, aiutata dai puntuali rientri dei centrocampisti sia in mezzo, come sulle fasce. Una lode va quindi fatta a Obi e Coutinho, quest'ultimo sacrificato nel ruolo di esterno destro. Il baby brasiliano torna ed è sempre presente nelle offensive della manovra nerazzurra e va anche vicinissimo al gol . Tanti spunti e iniziative dei vari Forlan ,Pazzini, Cambiasso.... che già lasciavano intravedere un'Inter trasformata rispetto a quella degli scorsi match.
Il gol era nell'aria e porta la firma della rinascita. Pazzini, mai titolare in campionato nella precedente gestione di Gasperini, ci mette un niente per stoppare l'assist al volo di Cambiasso, servito da un'incantevole giocata di Forlan, a mirare lì dove Gillet, non può impedire che la palla si insacchi. La ripresa si apre con l'Inter in vantaggio, sembra quasi una novità !!. L'architetto Ranieri sceglie di sostituire Cou con Jonathan, mentre uscirà Obi per Muntari. È anche vero che il Bologna del secondo tempo appare più aggressivo e combattivo quando attacca con forza alla ricerca del pareggio. Gli innesti sono la linfa che necessita la squadra per riprendere compattezza. Al 66', però, uno dei più banali contatti in area di rigore - se ne vedono a decine in ogni partita .... tra Samuel e Portanova....l'arbitro tagliavento svirgola e decreta il rigore contro l'inter, siglato dagli undici metri da Diamanti.
Anche stavolta sembra abbattersi sull'Inter la sfortuna, se questa è la definizione politically correct attribuita ai continui errori arbitrali commessi ai danni dei nerazzurri. Ma stavolta non è né l'Inter di Palermo, né quella vista contro Trabzonspor , Roma e Novara. Stavolta è l'Inter di Claudio Ranieri o se per il momento volete di antica memoria. In conferenza stampa il tecnico aveva detto che due campioni come Milito e Pazzini possono benissimo giocare insieme. Detto, fatto. Fuori Forlan, in campo il Principe, sostituzione azzeccatissima...... servito da una giocata del Pazzo su un corridoio di Cambiasso (che si e' dato una svegliata facendo quello che sa fare), Diego subisce l'intervento falloso : rigore e cartellino rosso al terzino del Bologna. Dal dischetto Milito non sbaglia e fa il 2-1 per la formazione nerazzurra. Partita in discesa con l'uomo in più ; terzo gol di Lucio, che di testa insacca sul cross della punizione di Muntari. Anche il ghanese è un'altra delle scommesse di Ranieri. Ma se questo è lo spirito....tutto il resto conta poco. Complimenti al tecnico che è riuscito in pochi giorni a riaccendere il motore della squadra nerazzurra ma forse era anche....paraculite acuta. Oggi finalmente è arrivata la vittoria e porta la firma di Ranieri, ma anche di Julio Cesar, Coutinho, Cambiasso, Pazzini, insomma, di tutta l'Inter. Finalmente, posso dirlo, ho rivisto in campo l'Inter di recente memoria.
mercoledì 21 settembre 2011
ERA INEVITABILE....
La barca affondava sempre di più. L’Inter e' caduta a Novara in maniera ingloriosa contro una squadra, quella di Attilio Tesser, molto ben organizzata, decisa e soprattutto con un’identità tattica. Identità tattica, quella che e' mancata all’Inter di Gasperini. Una squadra senza testa né coda, né carne né pesce, quella messa in campo dal tecnico.
Senza voler togliere nulla alla squadra piemontese, che ha meritato la vittoria facendo la sua onesta partita, con un’organizzazione tattica (quale concetto sconosciuto per questa Inter) ben delineata, inculcata da Attilio Tesser, che ha battuto Gasperini su tutta la linea. Imbarazzanti le azioni offensive concesse ai piemontesi con Lucio e Chivu fuori posizione: l'emblema ne e' l’azione che ha portato il Novara al rigore del raddoppio, con il povero Ranocchia, tra l’altro zoppicante, costretto al fallo??!??! da rosso su Morimoto, con i compagni di reparto che lo hanno abbandonato al proprio destino.
In mediana Cambiasso e Zanetti non sembrano avere il ritmo e la condizione atletica di un tempo. Appare chiaro che i nerazzurri non riescono a seguire i dettami tattici del tecnico. Le incursioni di Lucio e Chivu, incursioni che due difensori centrali non dovrebbero fare se si schiera un 3-4-3 in quanto i tre non dovrebbero muoversi. Sneijder, a differenza di quanto dica Gasperini, non può cantare e portare la croce, correndo e proponendo gioco, facendo le due fasi. L’olandese è un altro tipo di giocare.
Nell'uscire dallo stadio il presidente Moratti aveva borbottato le sue convinzioni....dopodiche'.....allenamenti senza Gasperini...e quindi.......
E' stato raggiunto l'accordo tra l' Inter e Claudio Ranieri. Il tecnico romano sarà il nuovo allenatore nerazzurro. Per l' allenatore è pronto un contratto di due anni. Vengono accontentate così le richieste del tecnico.
il tecnico romano firmerà un biennale e potrà lavorare con il suo staff di fiducia: Capanna preparatore atletico, Pellizzaro allenatore dei portieri, Benetti come vice e Damiano come tattico. Ranieri sarà oggi a Milano e dirigerà il suo primo allenamento."
domenica 18 settembre 2011
INVERTIRE LA ROTTA...
L'OCCHIO NERAZZURRO
terminata la terza giornata........
Difficile dire cosa manchi a questa Inter. Se tranquillità, cattiveria agonistica, qualità in mezzo al campo o un tecnico che, come invocato da molti, sappia ridare alla squadra una solida idea di gioco, cosa che sino ad oggi non si è mai vista. Gasperini ce la sta mettendo tutta, cambiando modulo e combinazioni di partita in partita, tuttavia senza mai trovare la formula vincente. Sabato sera l’Inter ha creato davvero poco in termini di gioco, forse a causa di uno schieramento più remissivo rispetto alle precedenti uscite ma che ha senz’altro giovato alla difesa. Quello contro la Roma è stato infatti il primo match in cui la retroguardia di Gasp ha subito zero reti. In questo senso ha aiutato parecchio il lavoro di copertura dei mediani che hanno tamponato l’aggressività dei giallorossi chiudendone gli spazi. Per il resto c’è voluto Julio Cesar, quello vero.
Modulo dell’Inter che sembrava dovesse partire da un 3-4-1-2, con Sneijder alle spalle del tandem offensivo, e che invece è diventato un più timido 3-1-4-2, con Cambiasso a fare da schermo davanti alla difesa e l’olandese arretrato sulla linea dei centrocampisti. Conclusioni: come detto, la difesa ha retto bene davanti agli squilli di una Roma più volenterosa e che ha uomini in mezzo al campo pronti a creare lo spunto vincente. Gli attaccanti invece, Milito e Forlán, hanno spesso rischiato di restare isolati in avanti, faticando inoltre a trovare l’intesa. Poco gioco, è il solito Sneijder a sospingere la manovra nerazzurra.
Tuttavia è lecito attendersi ben altre prestazioni dall’Inter, e i fischi di San Siro sono l’esempio del mancato apprezzamento da parte del pubblico nerazzurro, in attesa di una vittoria assente da troppo tempo. Perché è questo che serviva all’Inter stasera, i tre punti, cercati a tratti con spunti individuali e poca convinzione nella costruzione della manovra, bisogna pensare al rendimento della squadra. Se prima ho sottolineato il dato sulla porta inviolata (nei primi tre incontri l’Inter aveva subito un totale di 7 reti), occorre adesso mettere in luce il fatto che l’Inter non è andata a segno con la Roma così come nella sfida di Champions contro il Trabzonspor. E allora cosa manca? Sembra quasi una bilancia destinata a non trovare mai l’esatto equilibrio. Io partirei da Pazzini in attacco, fossi stato in Gasperini, avrei dato spazio al bomber nerazzurro nella ripresa, con tutti quei palloni rimbalzati davanti alla porta di Lobont…
Inoltre, L’Inter, a San Siro, non può pensare a difendere uno 0-0. Chiaro che la paura di un’altra sconfitta ha giocato in favore della prudenza del mister inserendo Muntari...(preso a fischi). Per il resto è difficile ipotizzare altri scenari tattici che non siano già stati sperimentati da Gasperini o che non rientrano nelle sue corde. I giocatori sono quelli e nessuno può imporre o credere di poter suggerire al tecnico il modulo da adottare. Le scelte le fa Gasp, il destino è in mano a lui e all’orgoglio della squadra. Già martedì sera, nella trasferta sul campo del neo promosso Novara, i tifosi nerazzurri vogliono vedere giocare l’Inter, non la squadra scialba scesa in campo sino ad oggi. Ma per un ritorno al successo servirà sempre il sostegno del pubblico, troppo facile infatti fischiare nei momenti di difficoltà. Occorre remare insieme nella stessa direzione, alla ricerca del riscatto. Siamo ancora in tempo tutti, dal mister ai tifosi ai giocatori, per invertire la rotta.
giovedì 15 settembre 2011
E ANCHE COL TRABZON...
L'OCCHIO NERAZZURRO
Terza gara ufficiale sotto la guida di Mister Gasperini e terza sconfitta. Una squadra che appare con giocatori avulsi dal gioco, incapaci di far male. Facile sparare sul tecnico... analizzando la gara contro il Trabzonspor ne viene fuori che.... Tante occasioni da gol create, ma nessuna capacità di fare male ai non irresistibili turchi. Sneijder da trequartista dimostra il suo valore, Zarate lavora tanto per il centrocampo ma poi quando si tratta di dover battere a rete arriva annebbiato, ma il problema è nel centrocampo e sugli esterni. Jonathan non ha il passo di Maicon cmq buon sostituto, Alvarez appare spaesato e macchinoso in mezzo al campo. Obi sulla destra non è il massimo da vedere, ma non si possono addossare troppe responsabilità a un ragazzo di 19 anni. Zanetti solito polmone infaticabile, non basta! In difesa non si soffre più di tanto , ma preoccupa la mezza papera di Julio Cesar sul gol del Trabzonspor. La seconda dopo quella di Palermo, come se si fosse addormentato e fosse entrato in uno strano letargo post triplete. Se non si riesce a capire che l'anno del triplete è passato da un bel pezzo e che Mourinho non torna.., saranno problemi per tutto l'anno, noi tifosi lo abbiamo fatto da un pezzo...anche se ci sono i nostalgici....bisogna darsi una mossa, ricaricarsi e ripartire subito.
Sabato contro la Roma.
Sfida da dentro o fuori...per tutti!
Terza gara ufficiale sotto la guida di Mister Gasperini e terza sconfitta. Una squadra che appare con giocatori avulsi dal gioco, incapaci di far male. Facile sparare sul tecnico... analizzando la gara contro il Trabzonspor ne viene fuori che.... Tante occasioni da gol create, ma nessuna capacità di fare male ai non irresistibili turchi. Sneijder da trequartista dimostra il suo valore, Zarate lavora tanto per il centrocampo ma poi quando si tratta di dover battere a rete arriva annebbiato, ma il problema è nel centrocampo e sugli esterni. Jonathan non ha il passo di Maicon cmq buon sostituto, Alvarez appare spaesato e macchinoso in mezzo al campo. Obi sulla destra non è il massimo da vedere, ma non si possono addossare troppe responsabilità a un ragazzo di 19 anni. Zanetti solito polmone infaticabile, non basta! In difesa non si soffre più di tanto , ma preoccupa la mezza papera di Julio Cesar sul gol del Trabzonspor. La seconda dopo quella di Palermo, come se si fosse addormentato e fosse entrato in uno strano letargo post triplete. Se non si riesce a capire che l'anno del triplete è passato da un bel pezzo e che Mourinho non torna.., saranno problemi per tutto l'anno, noi tifosi lo abbiamo fatto da un pezzo...anche se ci sono i nostalgici....bisogna darsi una mossa, ricaricarsi e ripartire subito.
Sabato contro la Roma.
Sfida da dentro o fuori...per tutti!
lunedì 12 settembre 2011
SEGNALI....da Palermo - Inter
SOME OF US SEE ONLY BLACK&BLU |
L'OCCHIO NERAZZURRO
SEGNALI .....al navigante(gasperini)
dall'editoriale di leonardo ciancarella su interfans org
- E’ un segnale il fatto che l’ultima volta che l’Inter aveva subito 4 gol era stato nel 2004 contro la Roma, con in panchina Zaccheroni, mi ricordate che tipo di difesa usava Zaccheroni ?
- E’ un segnale che Samuel e Zanetti rischino di essere sbattuti fuori tutta la partita visto che sono costretti a frequenti uno contro uno....i centrali nerazzurri non sono veloci e non hanno l’età per poter giocare a tre a mio avviso..
- E’ un segnale, bruttissimo, dover cambiare Zarate dopo 30 minuti, In quel ruolo non funzionava con la Lazio e così all’Inter, doverlo cambiare nel primo tempo sbugiarda le soluzioni scelte e “brucia” un cambio che poteva servire per inserire magari Pazzini nel finale
- E’ un segnale aver subito una decina di contropiede 4 contro due, aver visto una confusione pressochè totale, aver visto che con Sneijder in campo la squadra cambia radicalmente ed invece l’olandese sembrava il problema dell’organizzazione tattica di questa Inter.
Non serve a nulla adesso sbraitare ed invocare Baresi o chi altri adesso, non facciamo la parte dei cretini.
Serve intelligenza e calma, perchè con la furia di cambiare e buttare tutto via ci siamo goduti 20 anni di Inter tra il quarto e ottavo posto. Stiamo calmi.
SERVE però un atto di umiltà ed intelligenza del tecnico Gasperini, l’Inter non è il Crotone o il Genoa, dove si possono prendere 61 gol in una stagione e vincere il derby con la Samp e tutti contenti.
ANCHE chi ha vinto , e sto parlando di Mourinho, era arrivato con l’idea del 4-3-3 con Quaresma e Mancini, ma visto che non funzionava dimostrò l’intelligenza di tornare al rombo manciniano e con il tempo varò il suo 4-2-3-1 vincendo tutto.
SIAMO tutti disposti a seguirla, ma serve non intestardirsi in idee che sono apparse da subito poco adattabili alla rosa nerazzurra…e sabato c’è la Roma, il Trabzonospor non è nemmeno da considerare per una squadra con giocatori come quelli nerazzurri.
Leonardo Ciancarella di interfans org
domenica 11 settembre 2011
L' OCCHIO NERAZZURRO
BUON CAMPIONATO INTER !!!!
SI accendono le luci, romba il motore;pronti al decollo...ore 20'45, stadio g.meazza.
Parte il campionato di serie A, una volta popolato da campioni e fuoriclasse, oggi terra di conquista di sedicenti star del pallone in cerca di riscatto, giovani di belle speranze e globetrotter sulla via del tramonto. Una volta era definito il più bello del mondo, titolo dismesso da qualche anno, ora passa in secondo piano anche nel Belpaese, dove ha più eco la notizia dell’del nuovissimo stadio di una squadra piemontese... All’Inter si respira un’aria al solito carica di tensione, in parte per ragioni insite nel suo DNA (pazza)e parte indotte per la mancanza di schermo protettivo fornita dai media, ostinatamente maldisposti nei confronti della società che ha sempre disputato tutte le edizioni del Campionato di Serie A sin dalla sua costituzione. MAI STATI IN B !!
Per quanto concerne le problematiche e le polemiche in seno alla società, noi interisti siamo abituati a conviverci, da sempre. Non va mai tutto bene, nemmeno quando si vince ogni cosa, quando poi si avverte qualche scricchiolio dalle fondamenta, ecco che l’intera baracca sembra possa crollare da un momento all’altro. Altro grattacapo: l'Inter viene sovente presa d’assalto da fantasmi del passato recente che infestano e avvelenano l’ambiente. Il fantasma di Mancini, di Mourinho, di Leonardo, di Oriali, di Ronaldo, di Ibrahimovic… L’impressione che se ne ricava è che la situazione non sia mai sempre sotto controllo, ma risulti sempre istabile, suscettibile di cambiamenti violenti e repentini in ogni momento. Così, il nuovo timoniere Gasperini si trova a dover fronteggiare subito una matassa intricata, ancor prima che la barca sia salpata. Il problema è che, Il nostro presidente, dal canto suo, fiaccato dalla rugginosa diatriba con il capogruppo di un team sportivo?? piemontese, pare aver perso un po’ di slancio affettivo e sul suo volto, progressivamente incupito, si scorgono sempre meno sorrisi. Senza poi contare le sue incursioni nell’ambito tecnico che diventano sempre più frequenti e, inevitabilmente, contribuiscono a dare fiato alle fameliche bocche dei media, sempre a caccia di disgrazie e inciampi a tinte nerazzurre. La domanda è: “Ma cosa c’è sotto?”. C’è chi dice il Fair Play Finanziario (E basta, diteci cos’è! Un essere fantacalcistico? Uno stile di vita? Un nuovo tipo di manovra alla bce? Difficile trovare persone che ne diano la medesima definizione,), c’è chi dice per via della Saras (si sa il petrolio… buchi da fare e da coprire), altri dicono per la delusione insorta dal comportamento di alcuni personaggi,(Mou e Leo) altri ancora sostengono che si sia semplicemente stancato del “giocattolo” Inter. , la verità la sa solo Moratti, noi tifosi in compenso partiamo anche questa volta con il nostro bagaglio pieno di speranze e di esperienze non comuni (“ forte Forlan! Zarate è .....!”) e dubbi (Difesa a 3 o a 4? Chi mettiamo davanti?) per un viaggio che si annuncia, come sempre, difficile e pieno di ostacoli.
Ma con Giacinto che dall’alto ci guiderà da par suo.
BUON CAMPIONATO I N T E R ! ALLA FACCIA DI CHI CI VUOLE MALE!!!!
BUON CAMPIONATO INTER !!!!
SI accendono le luci, romba il motore;pronti al decollo...ore 20'45, stadio g.meazza.
Parte il campionato di serie A, una volta popolato da campioni e fuoriclasse, oggi terra di conquista di sedicenti star del pallone in cerca di riscatto, giovani di belle speranze e globetrotter sulla via del tramonto. Una volta era definito il più bello del mondo, titolo dismesso da qualche anno, ora passa in secondo piano anche nel Belpaese, dove ha più eco la notizia dell’del nuovissimo stadio di una squadra piemontese... All’Inter si respira un’aria al solito carica di tensione, in parte per ragioni insite nel suo DNA (pazza)e parte indotte per la mancanza di schermo protettivo fornita dai media, ostinatamente maldisposti nei confronti della società che ha sempre disputato tutte le edizioni del Campionato di Serie A sin dalla sua costituzione. MAI STATI IN B !!
Per quanto concerne le problematiche e le polemiche in seno alla società, noi interisti siamo abituati a conviverci, da sempre. Non va mai tutto bene, nemmeno quando si vince ogni cosa, quando poi si avverte qualche scricchiolio dalle fondamenta, ecco che l’intera baracca sembra possa crollare da un momento all’altro. Altro grattacapo: l'Inter viene sovente presa d’assalto da fantasmi del passato recente che infestano e avvelenano l’ambiente. Il fantasma di Mancini, di Mourinho, di Leonardo, di Oriali, di Ronaldo, di Ibrahimovic… L’impressione che se ne ricava è che la situazione non sia mai sempre sotto controllo, ma risulti sempre istabile, suscettibile di cambiamenti violenti e repentini in ogni momento. Così, il nuovo timoniere Gasperini si trova a dover fronteggiare subito una matassa intricata, ancor prima che la barca sia salpata. Il problema è che, Il nostro presidente, dal canto suo, fiaccato dalla rugginosa diatriba con il capogruppo di un team sportivo?? piemontese, pare aver perso un po’ di slancio affettivo e sul suo volto, progressivamente incupito, si scorgono sempre meno sorrisi. Senza poi contare le sue incursioni nell’ambito tecnico che diventano sempre più frequenti e, inevitabilmente, contribuiscono a dare fiato alle fameliche bocche dei media, sempre a caccia di disgrazie e inciampi a tinte nerazzurre. La domanda è: “Ma cosa c’è sotto?”. C’è chi dice il Fair Play Finanziario (E basta, diteci cos’è! Un essere fantacalcistico? Uno stile di vita? Un nuovo tipo di manovra alla bce? Difficile trovare persone che ne diano la medesima definizione,), c’è chi dice per via della Saras (si sa il petrolio… buchi da fare e da coprire), altri dicono per la delusione insorta dal comportamento di alcuni personaggi,(Mou e Leo) altri ancora sostengono che si sia semplicemente stancato del “giocattolo” Inter. , la verità la sa solo Moratti, noi tifosi in compenso partiamo anche questa volta con il nostro bagaglio pieno di speranze e di esperienze non comuni (“ forte Forlan! Zarate è .....!”) e dubbi (Difesa a 3 o a 4? Chi mettiamo davanti?) per un viaggio che si annuncia, come sempre, difficile e pieno di ostacoli.
Ma con Giacinto che dall’alto ci guiderà da par suo.
BUON CAMPIONATO I N T E R ! ALLA FACCIA DI CHI CI VUOLE MALE!!!!
sabato 10 settembre 2011
MATERIALE PER GLI ISCRITTI 2011
E' ARRIVATO IL MATERIALE PER GLI ISCRITTI POTETE GIA' RITIRARLO TELEFONANDO E CONTATTANDO I NUMERI TELEFONICI CHE SONO QUI SUL FIANCO DX DEL POST E CHE SONO I NUMERI UFFICIALI DEL CLUB.
P.S. PER LE TESSERE CLUB E PER QUELLI NON ANCORA IN POSSESSO DELLA "TESSERA DEL TIFOSO"BISOGNERA' ATTENDERE ANCORA UN PO' PERCHE' NON ERANO INSIEME AL MATERIALE.
CORDIALI SALUTI E ....W INTER
venerdì 9 settembre 2011
ISCRIZIONE AL CLUB
..F O R Z A......I N T E R I S T I !!!!.
Vi ricordo che e' partita da un po' la campagna tesseramenti per la stagione 2011 2012,le quote sono quelle dello scorso anno..., e cioe' 20 EURO gli adulti e 10 EURO ragazzi fino a 14 anni! PER CHI VUOLE ANDARE A VEDERE PARTITE OCCORRE LA TESSERA DEL TIFOSO...(DA QUEST'ANNO E' OBBLIGATORIA)QUINDI OCCORRONO: FOTOCOPIA DOCUMENTO CARTA D'IDENTITA' VALIDA, ATT. NON LA PATENTE MA CARTA D' IDENTITA', FOTOCOPIA CODICE FISCALE E 3 FOTOTESSERE DOVE SUL RETRO DI OGNUNA VA SCRITTO NOME , COGNOME, PROFESSIONE! I MODULI DA COMPILARE LI CONSEGNEREMO NOI CON IL TESSERAMENTO! GRAZIE!per ulteriori informazioni e contatti potete rivolgervi ai numeri 366 3152275 e 338 2425089! INTERCLUBPORTORECANATI
Vi ricordo che e' partita da un po' la campagna tesseramenti per la stagione 2011 2012,le quote sono quelle dello scorso anno..., e cioe' 20 EURO gli adulti e 10 EURO ragazzi fino a 14 anni! PER CHI VUOLE ANDARE A VEDERE PARTITE OCCORRE LA TESSERA DEL TIFOSO...(DA QUEST'ANNO E' OBBLIGATORIA)QUINDI OCCORRONO: FOTOCOPIA DOCUMENTO CARTA D'IDENTITA' VALIDA, ATT. NON LA PATENTE MA CARTA D' IDENTITA', FOTOCOPIA CODICE FISCALE E 3 FOTOTESSERE DOVE SUL RETRO DI OGNUNA VA SCRITTO NOME , COGNOME, PROFESSIONE! I MODULI DA COMPILARE LI CONSEGNEREMO NOI CON IL TESSERAMENTO! GRAZIE!per ulteriori informazioni e contatti potete rivolgervi ai numeri 366 3152275 e 338 2425089! INTERCLUBPORTORECANATI
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